Vaccino AstraZeneca, in Sicilia diversi ‘casi sospetti’. Ma occorrono ‘indagini’

1437

“Trombosi profonda estesa”. È quello che risulta come causa della morte di Cinzia Pennino, 46 anni, docente al Don Bosco di Palermo. Aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca dieci giorni prima.

Ovviamente saranno gli accertamenti successivi a stabilire se ci sia un nesso tra la vaccinazione e la morte. Il Policlinico, dove era ricoverata, ha segnalato quanto accaduto all’Agenzia italiana del Farmaco e all’autorità giudiziaria.

La morte di Cinzia Pennino, come riporta il Gds, non è l’unico caso sospetto in Sicilia. A Messina preoccupano le condizioni di una docente di musica di 55 anni di una scuola media, in coma profondo a causa di una trombosi. La donna aveva ricevuto la prima dose l’11 marzo.

A Gela sono state sequestrate le cartelle cliniche di Zelia Guzzo, docente di 37 anni, di cui è stata dichiarata la morte cerebrale per  trombosi ed emorragia al cervello, e che si era sottoposta alla vaccinazione con AstraZeneca. E poi ci sono le inchieste di Catania e Messina.

Così ricordano Cinzia al ‘Don Bosco’ di Villa Ranchibile (Palermo):

L’intera Sicilia salesiana, e in particolare le comunità di Palermo Ranchbile e Santa Chiara piangono la scomparsa di una persona speciale, Cinzia Pennino, 46 anni una donna eccezionale con un cuore grande come la sabbia del mare. Una donna sapiente, generosa e allegra, impegnata a pieno titolo nella missione salesiana in Sicilia e in Africa dove grazie al VIS, di cui era membro attivo, ha visitato Madagascar e Senegal.
Ha combattuto una breve ma intesa battaglia, lasciando quanti la conoscevano e ne apprezzavano le sue doti umane e spirituali, increduli e senza parole, nessuno si aspettava di leggere mai la parola arrivederci in paradiso qua e la per i social.
Tanti i messaggi sul suo profilo Facebook alcuni brevi altri intensi, che rispecchiano a pieno la splendida figura di Cinzia, una donna che non si è mai risparmiata, ma che ha fatto tutto con amore e per amore, fino all’ultimo respiro secondo lo stile di San Giovanni Bosco.
È andata via in punta di piedi, e in un giorno importante, la Domenica delle Palme, che apre la settimana Santa, dove si ricorda che Gesù vince la morte, e la morte di Cinzia non ha avrà l’ultima parola, perché lei continuerà a vivere nel cuore e nelle azioni di quanti l’hanno conosciuta e hanno potuto apprezzare il suo stile di vicinanza, il suo ascolto, il suo aiuto e soprattutto i suoi abbracci e i suoi sorrisi.
Cinzia ha incarnato a pieno quello che si dice di Don Bosco, è stata madre, maestra e amica di quanti ha incontrato nel suo cammino e nelle sue svariate attività. Madre di tanti bambini e ragazzi conosciuti nell’oratorio di Santa Chiara a Palermo, ma anche nelle varie missioni in Africa. Maestra giorno dopo giorno nel Liceo del Don Bosco di Palermo Ranchibile, dove ha insegnato fino a pochi giorni fa guidando gli alunni non solo in una crescita culturale ma anche umana. E Amica di tutti, per molti un sostegno e luogo di rifugio.
Cinzia il tuo sorriso è un marchio indelebile nella vita di quanti ti hanno conosciuto, nel giorno dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, anche tu corri verso la Gerusalemme del Cielo e prendi posto nel giardino salesiano, è triste dirlo ma cara Cinzia Arrivederci in Paradiso.