Caos dati, 2.900 contagi in due giorni? La Regione: “No, ci siamo sbagliati”

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Ancora caos sul bollettino siciliano dell’epidemia di coronavirus.

La Regione – come riporta La Sicilia – infatti ha smentito il dato allarmante diffuso dal ministero della Salute nel suo aggiornamento quotidiano di oggi, dopo che ieri il dato della Sicilia non era stato nemmeno inserito nella pubblicazione giornaliera per via dell’inchiesta che ha spazzato i vertici della sanità sicula.

E quello che doveva essere un “riallineamento” dei dati si è trasformato in un nuovo caos portando purtroppo altra confusione. Sarebbero infatti 1.673 e non 2.904 le nuove infezioni da Sars-Cov-2 diagnosticate in Sicilia nelle ultime 48 ore. Un dato decisamente più in linea con la curva epidemica di questi giorni.

«Purtroppo c’è stato un errore nel computo dei dati, connesso alla conseguente rimodulazione dello staff, visto che i dipendenti che si occupavano di quest’attività sono ovviamente impediti, e alla stessa farraginosità. I dati li abbiamo già rivisti e sono sensibilmente più bassi», ha spiegato Mario La Rocca, dirigente della pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla salute, il più alto in grado dopo la bufera sui dati falsi del Covid in Sicilia che si è abbattuta in piazza Ottavio Ziino, con l’inchiesta che ha coinvolto l’assessore Ruggero Razza, che si è dimesso ieri, e che ha fatto scattare gli arresti per la dirigente generale del Dasoe, Maria Letizia Di Liberti, per altri funzionari dell’assessorato e per un dipendente di una società esterna che si occupava della elaborazione dei dati stessi.

I dati forniti oggi dalla Regione (2.904 nuovi positivi in più e 21 morti negli ultimi due giorni) dunque non sarebbero corretti. «Abbiamo tentato di comunicare quelli esatti al ministero – ha raccontato  La Rocca – ma la pagina era stata già validata e quindi sarà possibile correggerli soltanto domani».