Chiaramonte in festa per la Madonna delle Grazie

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Maggio è il mese della Madonna. E non è un caso che Chiaramonte Gulfi, che celebra la Vergine come Regina e Patrona, abbia scelto di rendere onore, come accade ogni anno in questo periodo, anche a Maria Santissima delle Grazie, il cui simulacro è ospitato nella chiesetta omonima, che sorge nella parte sommitale del paese. Per il secondo anno consecutivo, le celebrazioni sono caratterizzate da una serie di restrizioni a causa dell’emergenza sanitaria che continua a persistere. Le celebrazioni hanno preso il via ieri, nella giornata dell’Ascensione del Signore, con la santa messa celebrata in mattinata dal parroco di Giarratana, don Mariusz Starckzewski, che si è soffermato sul grande amore che la Vergine madre nutre nei confronti dei propri figli, vale a dire la comunità dei fedeli. Nel pomeriggio, poi, si sono tenute altre due celebrazioni eucaristiche. Oggi, alle 19,30, la chiesa delle Grazie ospiterà la santa messa che sarà presieduta da don Fabio Stracquadaini, domani invece toccherà a don Giuseppe Burrafato. Anche in questo caso la celebrazione eucaristica prenderà il via alle 19,30. Mercoledì 19 maggio, invece, dopo la messa mattutina delle 9, sempre nella chiesa delle Grazie alle 19,30 ci sarà la messa celebrata da don Marco Diara. Giovedì 20 maggio, inoltre, la messa vespertina sarà presieduta da don Vincenzo Guastella. Durante la preghiera del Rosario che ha caratterizzato la fase iniziale dei festeggiamenti, sono state affidate alla Vergine Marie le intenzioni di chi pregava. La preparazione della festa di Maria Santissima delle Grazie è stata curata con la massima attenzione da tutta la comunità. Le iniziative religiose sono sostenute dall’Amministrazione comunale d’intesa con Confcommercio provinciale Ragusa (presidente Gianluca Manenti) e Confcommercio sezionale (presidente Danilo Scollo) che si sono attivati per fare in modo che l’attenzione verso la festa potesse crescere nonostante il periodo non semplice e che, comunque, la stessa attirasse la curiosità di tutti coloro che non l’hanno mai vissuta e che potranno così decidere di farlo negli anni a venire quando si spera che le restrizioni possano essere definitivamente allentate.