Celebrata in Cattedrale a Ragusa la festa di San Giovanni Battista

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E’ stata la celebrazione del parroco della Cattedrale, il sacerdote Giuseppe Burrafato, a chiudere, ieri sera, la serie di nove messe proposte in occasione della giornata dedicata alla solennità di San Giovanni Battista, patrono della città e della diocesi. Un momento particolare, quello di ieri sera, perché caratterizzato dalla presenza del gruppo “Portatori del fercolo di San Giovanni”, che non vedono l’ora di potere portare di nuovo a spalla il venerato simulacro. Numerosi i devoti che, ieri, nel corso della giornata, hanno acceso le torce votive a San Giovanni nel giardino di corso Vittorio Veneto. Nonostante le restrizioni dovute al Covid, l’attenzione dei ragusani nei confronti del proprio patrono continua a manifestarsi nella maniera più semplice e allo stesso tempo carica di significato. Nel pomeriggio, poi, si era tenuta la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’amministratore apostolico della diocesi, mons. Roberto Asta, che, facendo riferimento al prodigio della nascita del Battista, dal grembo sterile di una donna anziana, e ricollegandosi al contenuto della liturgia della parola, che indica la necessità di passare dal mutismo alla parola, alla voce che proclama, che riconosce, si è soffermato sulla discussione di questi ultimi giorni relativa al decreto Zan. “Il centro di questo dibattito – ha detto mons. Asta durante l’omelia – è la libertà d’opinione, non l’interesse della Chiesa, la libertà di educazione. Se la famiglia intende educare il figlio in un certo modo e si ritrova la scuola che promuove una sessualità fluida, una concezione dell’identità di genere che non si capisce, è un problema. Perché diventa un problema per le famiglie che non hanno la facoltà di potere impartire al proprio figlio l’educazione che desiderano. Se poi si parla del matrimonio tra un uomo e una donna secondo l’annuncio evangelico, secondo l’antropologia cristiana, allora si rischia che qualcuno ti accusi di omofobia. E’ questa la libertà d’opinione? Constato una alzata di scudi ideologica che non ha nulla a che fare con l’oggetto del problema posto, tanto è vero che lo stesso è stato accolto da alcuni costituzionalisti come una questione seria”. Sono state numerose le persone che hanno partecipato alle varie celebrazioni, nel rispetto delle restrizioni antiCovid. Il parroco della Cattedrale ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo momento celebrativo. L’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, ha completato, intanto, proprio in queste ore, l’azione di pulizia straordinaria effettuata tutt’attorno alla Cattedrale.