Vittoria, la morte del pastore Antonio Stallone: tanti i ricordi grati e affettuosi

1869
“Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione”.
C’è chi, come la chiesa Bethel di Vittoria lo ricorda con le parole della seconda lettera a Timoteo, e chi con un ricordo personale.
In tutti un senso di grande affetto e di gratitudine nei confronti di Antonio Stallone, insegnante di musica, che da oltre 35 anni era pastore della Chiesa Parola della Grazia di Vittoria.
“Il pastore Antonio Stallone purtroppo è un’altra vittima del covid.
Perdiamo una persona di fede che ha lasciato un segno nelle coscienze di tanti di noi.
Me compreso che pur professando un’altra fede con Lui non abbiamo mai parlato di differenze ma di comuni idee ed ideali”. Così lo ricorda il candidato sindaco di Vittoria, Salvatore Di Falco. Ma il ricordo è stato davvero unanime e le parole di stima e gratitudine, profonde e sincere.
Il messaggio della diocesi di Ragusa:
“Don Salvatore Converso, direttore dell’Ufficio diocesano Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, a nome del vescovo di Ragusa S. E. Mons. Giuseppe La Placa, esprime la vicinanza della Comunità diocesana alla famiglia del pastore prof. Antonio Stallone per la perdita del loro caro congiunto e desidera manifestare l’apprezzamento e il ringraziamento per l’impegno che nel corso degli anni Egli ha avuto per la promozione del dialogo tra i cristiani.
Mentre invochiamo dall’Altissimo per la famiglia e la comunità pentecostale la grazia di superare cristianamente il dolore di questo distacco, affidiamo al Signore l’anima di questo suo servo fedele”.