Il petrolio nel Moncillè, anche l’Ispra in campo per individuare le cause

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Moncillè, inquinamento

Nella mattinata di ieri, convocato dal Prefetto Giuseppe Ranieri, si è tenuto un incontro in videoconferenza ai fini di una valutazione aggiornata della situazione determinatasi a seguito dello sversamento di idrocarburi verificatosi nell’aprile del 2019 nel sito adiacente la cosiddetta “Area Pozzo Ragusa 16”, in territorio del comune capoluogo.

All’incontro, che fa seguito ad altre periodiche riunioni di aggiornamento, hanno preso parte l’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Ragusa, i rappresentanti del Dipartimento Energia della Regione Siciliana – Servizio 6, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dell’A.R.P.A., dell’Ufficio Regionale per gli Idrocarburi e la Geotermica (URIG), nonché dell’Amministratore delegato di ENIMED accompagnato dai tecnici che stanno operando sul sito.

Il Prefetto Ranieri ha chiesto aggiornamenti in ordine alla situazione ambientale, con particolare riferimento alla sponda destra del torrente Moncillè adiacente al sito, ove è stata posizionata da tempo apposita strumentazione per il controllo e la campionatura delle acque, ottenendo specifiche assicurazioni da parte degli enti deputati al controllo e monitoraggio in ordine all’assenza di pericoli che potrebbero compromettere la pubblica e privata incolumità e sottolineando la necessità di salvaguardare la cittadinanza e il territorio da eventuali criticità che potrebbero derivare dalle contaminazioni.

I rappresentanti di Enimed, dopo aver ribadito che le origini del problema sono ascrivibili probabilmente a cause naturali e che l’azienda continua costantemente e accuratamente a monitorare tutta l’area, ha escluso che l’olio si sversi al di là dell’area di cantiere, dove viene costantemente trattato e smaltito.

Anche la responsabile dell’Arpa ha sottolineato che i tecnici incaricati continuano costantemente a seguire l’evolversi dell’evento con campagne di prelievi delle matrici ambientali interessate dallo sversamento di idrocarburi e che la fuoriuscita interessa solo l’area di cantiere. La stessa, dopo aver reso noto che dal dicembre 2021 sono intervenuti sul posto anche i tecnici dell’ISPRA allo scopo di approfondire quale sia l’origine dell’evento, ha confermato che la situazione è sotto controllo e che ad oggi non sussistono pericoli per la pubblica e privata incolumità.

Infine, i rappresentanti dell’Ufficio Regionale per gli Idrocarburi e la Geotermica hanno annunciato che l’Ufficio procederà ad una relazione approfondita sulla base del lavoro svolto dall’ARPA valutando anche i fattori antropici al fine di meglio comprendere come contrastare il fenomeno.

A conclusione dell’incontro, nel confermare che la situazione è attentamente seguita da tutti gli attori coinvolti e monitorata dalla Prefettura, si è convenuto di acquisire aggiornate relazioni da tutti gli enti coinvolti e di procedere, entro breve termine, ad un sopralluogo congiunto, al quale parteciperà anche il Prefetto, per una verifica degli esiti delle indagini esperite.