Ripensare i servizi di prossimità per aiutare chi è in difficoltà

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Ripensare i servizi di prossimità per aiutare le famiglie in difficoltà in seguito alla pandemia da Covid-19. L’emergenza sanitaria, infatti, ha reso problematico l’accesso alle cure per molte persone sia per il sovraccarico delle strutture ospedaliere e ambulatoriali sia per le difficoltà economiche aggravate dalla crisi che per molte famiglie ha trasformato le cure mediche e i farmaci in un vero e proprio lusso diventato difficile da permettersi. Ecco perché l’ufficio per la Pastorale della salute, unitamente agli uffici Catechistico e alla Caritas, su spinta della Diocesi, ha proposto un’iniziativa per unire il sostegno materiale all’animazione del territorio.

L’obiettivo è puntare all’istituzione di un fondo economico a disposizione di famiglie e persone indigenti per garantire presidi sanitari ma soprattutto visite mediche specialistiche (a solo titolo d’esempio: dentistiche, oculistiche, ortopediche, dermatologiche) che, per diverse ragioni, non sono immediatamente esigibili. A fianco del fondo si vuole creare, anche attraverso l’apporto della Pastorale della salute, un’attività di sensibilizzazione nei confronti dei medici i quali potranno offrire alle persone in difficoltà segnalate dai parroci, dai consultori o dai centri ascolto, la loro disponibilità a prestazioni e visite specialistiche gratuite presso i loro ambulatori. “Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa – dice il direttore della Pastorale della salute, il sacerdote Giorgio Occhipinti – ci ha fatto sapere che ringrazierà di cuore i medici disponibili ad aderire a questo importante progetto con il quale la Chiesa vuole condividere certamente l’agenda degli appuntamenti sanitari ma soprattutto i valori della solidarietà e dell’impegno concreto verso chi ha bisogno. E’ un ulteriore step per aiutare chi ha bisogno e si sta confrontando con una situazione a dir poco complessa”.