Elena uccisa: la madre confessa. Una storia che richiama la tragedia di Lorys

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Un rapimento inventato, le ricerche, un racconto pieno di incongruenze. Alla fine la madre crolla.

Elena Del Pozzo, che a luglio avrebbe compiuto cinque anni, è stata uccisa dalla mamma che in questi minuti sta confessando, come spiega il Procuratore capo di Catania.

Era stata la donna, Martina Patti, nella giornata di ieri, a raccontare in lacrime ai carabinieri che la bambina era stata rapita da tre persone armate, mentre erano in auto al ritorno dall’asilo.

Una nottata di ricerche e di interrogatori, fino a quando si è capito che il racconto non reggeva. Le telecamere della zona non confermavano il racconto. Questa mattina, alla fine, la donna è crollata e ha condotto gli inquirenti nel posto dov’era stato abbandonato il corpo senza vita di Elena. Si tratta di un fondo agricolo poco distante dalla casa dove la donna abita.

Una storia terribile che riporta la mente al novembre del 2014, quando a Santa Croce Camerina Veronica Panarello aveva denunciato ai carabinieri di non aver trovato il figlio Lorys, 8 anni, all’uscita da scuola. Anche in quel caso gli inquirenti capirono sin da subito che quel racconto era inverosimile. Veronica Panarello fu fermata per l’omicidio e l’occultamento del cadavere, ritrovato in un canalone nelle campagne di Santa Croce. Panarello, però, non ha mai confessato il delitto, fornendo però numerose versioni dei fatti. È stata condannata a 30 anni.