In piazza per Daouda, ma ragusani e Istituzioni non ci sono

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In duecento, forse anche di più, ieri a Ragusa per la manifestazione, organizzata dal sindacato Usb, per chiedere verità e giustizia per Daouda, il 37enne ivoriano scomparso nel nulla dal 2 luglio dopo che aveva denunciato condizioni di lavoro inaccettabili.

Il corteo ha intonato slogan: «Daouda dove sei?», «Giustizia per Daouda», «Vogliamo Daouda vivo o morto».

Due i pullman venuti dai comuni della Fascia trasformata. Presenti alcune associazioni, gruppi e attivisti da Piacenza, da Catania, Palermo, da Ragusa. Ma i ragusani non c’erano. Non c’erano le Istituzioni, non c’erano i sindacali federali, non c’erano i rappresentanti dei partiti locali.

Il corteo è giunto fino a piazza Poste. Una delegazione dell’Usb e dei lavoratori, ricevuta a Palazzo di governo, ha chiesto ai dirigenti della Prefettura un’accelerazione nelle indagini e hanno richiesto di maggiori controlli sulle condizioni di lavoro nella fascia trasformata e nei luoghi dove sono solitamente occupati.

I dirigenti della Prefettura hanno assicurato l’attenzione massima delle indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura. È la terza manifestazione organizzata dall’Usb per tenere desta l’attenzione sul caso della sparizione di Daouda Diane: le due precedenti si erano svolte ad Acate, l’8 e il 15 luglio scorsi.