Finanziaria regionale, Dipasquale: “Strumento contabile deludente”

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È stata approvata poco prima dell’alba la legge di stabilità finanziaria della Regione Siciliana per il 2023, al termine di una sessione di lavori durata circa 19 ore.

“Sin dalla discussione nelle commissioni di merito prima di arrivare in aula e durante tutti i lavori parlamentari, il Partito Democratico non ha mai fatto mancare la propria attenzione – dichiara l’on. Nello Dipasquale – analizzando punto per punto le maglie della prima legge finanziaria targata Schifani e Falcone, portando, dove è stato possibile, il nostro contributo. Ci sono dei segnali di discontinuità rispetto ai cinque anni precedenti: il presidente della Regione è stato spesso presente a Sala d’Ercole seguendo i lavori, maggioranza e opposizione hanno dialogato più proficuamente rispetto al passato, il Governo ha fatto propri alcuni nostri suggerimenti. Il nostro giudizio complessivo sullo strumento finanziario della Regione, tuttavia, non è positivo: di più e meglio si sarebbe potuto fare per il settore della Sanità, soprattutto per quanto riguarda la copertura del personale, medico e non, invece sappiamo che il Governo ha chiesto a tutte le ASP una riduzione del 25% alla propria spesa; ci aspettavamo interventi diversi per quanto riguarda la gestione della raccolta dei rifiuti e suoi costi che sempre più gravemente si riversano sui cittadini, solo per citare due esempi”.

“Abbiamo provato a migliorare lo strumento finanziario che aveva oltre 200 articoli” aggiunge il parlamentare dem. “Siamo orgogliosi dell’approvazione, in Commissione bilancio prima e in Aula dopo, di un mio emendamento con il quale è stato istituito il Fondo Famiglie, che, con una dotazione economica di 10milioni, mira a sostenere i nuclei numerosi con un contributo annuale fino a mille euro per le famiglie con tre figli, incrementato di 200 euro per ogni figlio oltre il terzo nato nel 2023. Per quanto riguarda le riserve economiche da destinare ai comuni, è stata rifinanziata la legge speciale 61/81 su Ragusa Ibla e con un mio emendamento si è impedito che le città beneficiarie degli effetti di leggi speciali (Ibla, Ortigia e Agrigento) venissero escluse dalla ripartizione di somme previste per le città Patrimonio UNESCO. Giustizia è stata fatta anche per quanto riguarda i ristori ai comuni danneggiati dagli eventi alluvionali dell’autunno 2021: la prima stesura dell’articolo lasciava fuori dai ristori oltre 20 comuni, sette della provincia di Ragusa. A proposito di eventi calamitosi, dobbiamo già contare i danni del fenomeno ciclonico che nelle ultime 24 ore si è abbattuto sulla Sicilia Sud-orientale. Già da qualche anno sostengo che il clima è cambiato e martedì, in aula, avevo lanciato l’allarme su quanto sarebbe accaduto. Purtroppo si continua a trattare i fenomeni ciclonici come temporali, anche se gravi, con strumenti inadeguati. Per questo ho segnalato al presidente Schifani la necessità di avviare al più presto l’Osservatorio sui Cambiamenti Climatici che, con la mia attività in Assemblea, sono riuscito a far nascere nella scorsa legislatura”.

“Portano la mia firma – continua Dipasquale – anche gli emendamenti con i quali vengono stanziati in favore del Comune di Vittoria 1milione e 500mila euro per il dragaggio del porto di Scoglitti e 600mila euro per il completamento e la manutenzione straordinaria del Centro direzionale del Mercato Ortofrutticolo. 250mila euro, invece, il finanziamento ottenuto per il Comune di Ragusa per quanto riguarda il maneggio di c.da Selvaggio dove saranno rifatti i campi di gara e di esercizio e sarà acquistato un parco ostacoli per le manifestazioni”.

“C’è stato un momento nel quale la maggioranza si è risentita per i nostri continui interventi – dichiara ancora Dipasquale – ma credo che ci sia stato un cortocircuito nell’interpretazione di alcune dinamiche: salutare positivamente il nuovo clima a Sala d’Ercole non vuol dire essere appiattiti sulle posizioni della maggioranza. Questo non accadrà, perché il nostro giudizio complessivo su questa prima prova di Schifani sulla programmazione finanziaria non è positivo. Siamo, anzi, delusi da uno strumento economico che potrebbe davvero risolvere tanti dei problemi dei siciliani – conclude – e, invece, non riesce a lasciare il segno in nessuno degli ambiti toccati dalla finanziaria”.