Il Museo civico di storia naturale di Comiso si rinnova

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Dal prossimo 3 marzo il Museo Civico di Storia Naturale di Comiso si rinnova: un nuovo percorso museale per ampliare e qualificare le visite a partire dall’eliminazione delle barriere architettoniche, nuovi e più funzionali orari di apertura, biglietteria elettronica, nuovo sito web, nuovo bookshop, audioguide plurilingue, una nuova sala didattica dedicata ai servizi educativi, visite guidate, percorsi e laboratori per adulti e famiglie, per l’infanzia e le scuole. In contemporanea, il riallestimento della sala cetacei dove una passerella immersiva rende più coinvolgente la visita e la riapertura sala degli abissi.

Affiancheranno la Direzione del Museo nella gestione integrata dei servizi museali due importanti aziende: Civita Sicilia, Società regionale del Gruppo Civita, e Logos, una delle più importanti strutture di consulenza nel panorama siciliano.

Per l’occasione, arrivano a Comiso alcuni dei più importanti studiosi del settore per partecipare a un convegno, coordinato dal Conservatore scientifico del Museo Gianni Insacco, sul ruolo dei musei di Storia Naturale nella conoscenza e nella salvaguardia della biodiversità: il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici Fausto Barbagli, Franco Andreone Conservatore del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, Mauro Bon Responsabile dei Servizi Educativi della Fondazione Musei Civici di Venezia, John Borg, Senior Curator del National Museum of Natural History di Malta, il naturalista Antonio Cangelosi esperto di accessibilità e inclusione museale.

Il Museo Civico di Storia Naturale di Comiso, uno dei più importanti d’Italia, è riconosciuto come “Istituzione Scientifica” dal Ministero dell’Ambiente e svolge un ruolo fondamentale nella trasmissione della cultura scientifica e nell’analisi dell’evoluzione del territorio ibleo attraverso lo studio e conservazione della biodiversità nonché un’azione di sensibilizzazione verso i problemi della conservazione della natura e della sostenibilità ambientale, costituisce un polo scientifico e di divulgazione naturalistica in ambito nazionale ed internazionale per l’importanza dei suoi reperti e delle sue collezioni.

Si estende su oltre 1.500 metri quadrati con una sezione paleontologica dedicata all’origine della vita e all’evoluzione animale, costituita da più di 30.000 reperti provenienti da vari continenti oltre che dalla Sicilia e dagli elefanti nani rinvenuti nel territorio di Comiso. Conserva una sezione Zoologica, con più di 14.000 conchiglie di molluschi marini e terrestri, pesci del Mediterraneo e dei mari tropicali nonché scheletri completi di mammiferi marini che formano la più importante collezione cetologica dell’Italia meridionale, settima a livello nazionale.

L’esposizione comprende, tra gli altri, organismi marini abissali, un granchio gigante del Giappone di 275 cm., un esemplare di Tridacna gigante, un rarissimo esemplare di Celacanto del Madagascar, un esemplare di pesce luna del peso di 900 kg., tartarughe liuto giganti, la ricostruzione di un Dodo di Mauritius, di un Tilacino della Tasmania e una tra le più belle collezioni malacologiche della Sicilia.

La Città di Comiso possiede un ricco patrimonio culturale: Il complesso termale di età Imperiale con un mosaico in stile “Opus vermiculatum” tipico dell’Africa settentrionale; il  Castello dei Naselli d’Aragona del XIII — XIV sec.;  la Chiesa medievale S. Francesco all’Immacolata in stile gotico-catalano, considerata  monumento nazionale italiano;  la Chiesa della SS. Annunziata, edificata nei primi anni del Cinquecento e, dopo il terremoto del 1693, ricostruita a partire dal 1772 in proporzioni monumentali; la Chiesa di Santa Maria della Gratia, costruita dai Cappuccini nel 1616; il Santuario di San Francesco all’Immacolata che risale al XIV secolo. È attiva nel territorio la Fondazione Gesualdo Bufalino con il suo Parco letterario.

Comiso è collegata regolarmente con i principali scali italiani con i voli che operano nel suo Aeroporto degli Iblei.