“Un giorno arriveremo a perdonare. Ma oggi ci chiediamo perché?”

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Il dolore è enorme. Per una morte senza alcun perché. Ma nelle parole dei figli di Rosalba Dell’Albani, uccisa a coltellate dal cognato una settimana fa, c’è tutto il frutto di quell’amore che hanno ricevuto dalla loro mamma, esempio prezioso di vita anche in un momento devastante come questo.

Il messaggio dei figli Michael, Gabriel e Brian è una delle più belle dichiarazioni d’amore, speranza e fede che si possano leggere. 

«Ci è stata tolta la cosa più preziosa che avevamo. Continuare senza di te è quasi impossibile. Al momento, la forza che abbiamo non è sufficiente a rendere sopportabile il dolore che stiamo provando da giorni. Non ci spieghiamo un gesto del genere, perché proprio lei che era sempre affettuosa, dolce, disponibile, pronta ad ascoltare e aiutare tutti? Il destino ci ha strappato via una parte di noi. Lei era il nostro punto di riferimento, la nostra forza. A lei ricorrevamo sempre per un consiglio, per uno sfogo, aveva sempre una soluzione a tutto. Siamo sempre stati una famiglia unita, si rideva, si scherzava tutti assieme, nonostante le difficoltà quotidiane. Probabilmente un giorno, arriveremo anche al perdono, come vorrebbe nostro Signore, e soprattutto come avrebbe fatto la nostra adorata mammina. Ma adesso ci chiediamo: perché proprio lei?.. Siamo riusciti a restare calmi davanti a una tragedia così disumana trovando la forza nella nostra amata mamma: è stata lei ad insegnarci questo, lei che diceva sempre di porgere l’altra guancia, e di affidare tutte le nostre sofferenze al Signore. Lei che nonostante non si reggesse in piedi, continuava a dare l’anima per gli altri, lei che viveva per la nostra nonna e non perdeva mai nemmeno per un attimo la speranza gioendo immensamente per ogni suo piccolo miglioramento invisibile a tanti; lei che si è sempre messa in secondo piano e non ne voleva sapere di andare in vacanza finché avrebbe potuto donare un sorriso alla nonna. Mamma, proveremo ad affidare il nostro dolore e noi stessi a Nostro Signore Gesù, così come dicevi sempre tu: “Figli miei affidatevi al Signore e vedrete che tutto si sistemerà”. Gesù ti preghiamo, dacci la forza di andare avanti e di stare vicini al nostro papà che al momento è devastato dal dolore. Mamma ci ha lasciato un vuoto infinito che nulla al mondo riuscirà a colmare, non esistono parole per esprimere la disperazione che abbiamo in questo momento. Ti chiediamo solo di darci la forza e di guidarci da lassù come hai sempre fatto, noi, tutti insieme, ti promettiamo di prenderci cura della nonna esattamente come tu facevi, non abbandonandola mai. Mamma, sarai la nostra stella più grande e luminosa a cui faremo riferimento. Ciao dolce mamma, fai buon viaggio e che il Signore ti possa accogliere in paradiso».

Parole che testimoniano lo stesso amore del marito Paolo:

«Non, non può essere vero. A te, proprio a te. Tu che eri sempre disponibile ad aiutare chicchessia, tu che eri il punto di riferimento mio, dei nostri figli e di altre innumerevoli persone. Proprio a te, che ti sei sempre sacrificata per gli altri, tu che rinunciavi a tutto pur di aiutare chiunque avesse bisogno. A te che hai dedicato la vita alla tua “mammina preziusa”. Non importava se ritornavi distrutta o piegata in due, se ti svegliavi prestissimo o addirittura non dormivi per niente. L’unica tua preoccupazione era servirci in ogni nostro bisogno e il tuo pensiero volava subito dalla tua mammina. Volevi sempre sapere come stava, se avesse mangiato, bevuto, se fosse riuscita a parlare o se le mancasse qualsiasi cosa. Non meritavi una tale atrocità. Il tuo carattere solare ti rendeva adorabile. Scherzando ti chiamavano sempre la “benefattrice”, la mamma “fatebenefratelli” perché i problemi altrui li facevi tuoi e riuscivi sempre a trovare una soluzione, anche nelle situazioni difficili. Non riuscivi proprio a vedere il male o la cattiveria negli altri. E nonostante te ne abbiamo fatte passare molte, non riuscivi a fare altro che perdonare e guardare il bene in tutto, giustificando sempre chi ti aveva procurato sofferenze. Solo tu sai come riuscivi a fare tutto questo. Eri una moglie e madre meravigliosa, dolcissima, paziente e soprattutto comprensiva. Eri il pilastro più grande della nostra famiglia e se siamo così uniti, è solo merito tuo. Insieme, nella vita, abbiamo incontrato tante difficoltà; tanti sono stati i sacrifici fatti. Grazie alla tua tenacia, caparbietà e alla tua fede, siamo riusciti ad andare sempre avanti scalando montagne di difficoltà che senza la tua forza sarebbero state insormontabili. Per la tua instancabilità sembrava avessi le “duracell”, riuscivi a fare mille cose contemporaneamente. La tua giornata era infinita, ti dividevi tra lavoro, famiglia, amici e soprattutto ti prendevi cura della tua adorata mamma alla quale avresti e hai dato tutto, pur di vederla felice, serena e strapparle un sorriso. Tutto questo sacrificando il tempo per te che oramai era ridotto a zero. Grazie per avermi donato tre meravigliosi figli ai quali hai insegnato i principi fondamentali: educazione, lealtà, sincerità e massimo rispetto per gli altri. Sono orgoglioso di averti avuto come moglie. Amore mio, grazie di tutto e ti prego di perdonarmi per i miei errori e per le mie mancanze nei tuoi confronti. L’unica spiegazione a tutto questo è che il Signore aveva bisogno di Te in questo momento. Buon viaggio, tesoro della mia vita. Sono sicuro che ci seguirai, ci guiderai vegliando sempre su noi da lassù. Ti amo, Tuo marito Paolo».