Bilanci e rendiconti, commissariati quasi tutti i comuni iblei

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La Regione Siciliana commissaria sette comuni della provincia di Ragusa per la mancata approvazione del bilancio di previsione 2023 – 2025 entro il termine fissato del 30 aprile. Si tratta dei comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Modica, Pozzallo e Scicli.

Il commissario ad acta è stato nominato inoltre – con un altro decreto – per la mancata approvazione del rendiconto 2022 in tre comuni: Acate, Comiso e Modica.

Il funzionario individuato dalla Regione, Giovanni Cocco, sta già operando a Chiaramonte Gulfi e a Vittoria. A Chiaramonte però il comune ha dichiarato il dissesto avviandosi quindi verso una gestione di tipo diverso. Per quanto riguarda Vittoria, invece, il commissario Cocco era stato nominato per la mancata approvazione del rendiconto 2022 da parte del consiglio comunale. Cocco si insedierà negli altri comuni della provincia di Ragusa per guidare l’approvazione degli strumenti finanziari negli altri comuni inadempienti. In provincia di Ragusa si tratta di sette comuni su dodici per il previsionale 2023 – 2025 e tre per il rendiconto 2022.

Per quanto riguarda Vittoria, Coco ha approvato ieri il Rendiconto.

“Il funzionario della Regione- fanno sapere dal Comune- constatata la legittimità dei documenti a corredo dell’atto, ha esitato il rendiconto, munendolo della clausola di immediata eseguibilità. Il controllo di legittimità sui documenti effettuato dal Commissario della Regione ha appurato la regolarità degli atti amministrativi, attestando la correttezza gestionale dell’Amministrazione Comunale. Si tratta di un adempimento obbligatorio, indifferibile e urgente che, a seguito del voto di astensione espresso dai consiglieri comunali, ha richiesto l’intervento del Commissario nominato dalla Regione. L’approvazione ha effetto immediato”.
“Il via libera avvenuto oltre i termini previsti- scrivono ancora da Palazzo Iacono- non sana di certo i danni provocati dalla duplice bocciatura dell’atto, ma consentirà all’Ente solo una porzione limitata della gestione ordinaria essendo stati bloccati, senza possibilità di recupero, trasferimenti sottoposti a fondamentali termini amministrativi in scadenza il 30 settembre. Bloccando, pertanto, trasferimenti dello Stato per milioni di euro”