Stalking, per la prima volta in Sicilia arresto in flagranza differita

572

I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela hanno arrestato un uomo di 40 anni per il reato di atti persecutori. L’uomo si è reso autore di continui pedinamenti e minacce alla ex moglie e alla ex suocera.

Secondo quanto emerge dagli atti, l‘uomo si infastidiva persino se la moglie andava in chiesa, considerandola una sua proprietà. Già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex moglie, ha più volte violato la misura recandosi ripetutamente, anche più volte nella stessa giornata, nell’abitazione dell’ex coniuge. Per tali ripetute violazioni la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima è stata aggravata e sostituita con gli arresti domiciliari. Ma anche in questo caso l’uomo, approfittando dell’autorizzazione di recarsi al Sert concessa dall’Autorità Giudiziaria, si è recato ripetutamente nell’abitazione della suocera, dove dimora l’ex moglie, continuando gli atti persecutori.

A questo punto, gli agenti del Commissariato hanno applicato, per la prima volta in Sicilia e una delle prime volte in Italia, le nuove disposizioni del Codice Rosso Bis. Questa recente disposizione di legge prevede, infatti, l’arresto in flagranza differita nei casi di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, di maltrattamenti contro familiari e conviventi, nonché di atti persecutori. Non più, quindi, la sola possibilità di procedere all’arresto nella fragranza, ma anche in tempi successivi quando la violazione è accertata e comprovata.

Il questore Pinuccia Albertina Agnello ha sottolineato “l’importanza della nuova disposizione di legge.Il rapporto immediato e quotidiano tra Uffici di Polizia e Procura della Repubblica consente, in casi come questo, interventi tempestivi ed efficaci al fine di salvaguardare l’incolumità delle vittime”.