Stalking a Ragusa: misure cautelari per due uomini

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La Squadra Mobile della Questura di Ragusa ha tratto in arresto, in due distinte operazioni, due uomini responsabili di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, violenza sessuale su minori e lesioni.

Nel primo caso si tratta di uno straniero regolare sul territorio nazionale, da anni residente in Italia, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per una sequela di condotte criminali ai danni di familiari. L’uomo è risultato assente da casa nel corso di quattro differenti controlli.

Comunicati i fatti, l’Autorità Giudiziaria competente, valutato l’aggravamento delle esigenze cautelari ha sostituito la misura in corso, con quella più afflittiva della custodia in carcere.

Nella stessa giornata, un uomo è stato arrestato poiché ritenuto responsabile di atti persecutori e lesioni personali nei confronti della coniuge e del figlio minore. Più precisamente, l’Autorità Giudiziaria competente ha emesso l’ordinanza di misura cautelare del divieto di avvicinamento ma con l’applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico, dato che lo stesso aveva già violato il primo divieto di avvicinarsi dando inizio, peraltro, a una serie di molestie anche nei confronti di altri soggetti.

Il braccialetto consente alle vittime di conoscere in tempo reale l’eventuale vicinanza dello stalker nella sfera vietata. In questo caso la distanza stabilita dall’Autorità Giudiziaria è di 500 metri.