‘Chiusura’ reparto Medicina a Vittoria, i chiarimenti dell’Asp

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A seguito della nostra richiesta di chiarimenti sulla chiusura del reparto di Medicia a Vittoria, l’Asp ha inviato la seguente nota:

“Il reparto di Medicina generale dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria non rischia in alcun modo la chiusura. Si tratta di un allarme immotivato e frutto di ricostruzioni fantasiose”. Lo precisa il Commissario Straordinario dell’ASP di Ragusa, dott. Giuseppe Drago, a seguito dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale di Comiso. “Presso la U.O.C. di Medicina – dice Drago – sono attualmente in servizio otto dirigenti medici, rispetto ai nove previsti dalla dotazione organica. Sappiamo che non sono sufficienti, ma riescono tuttora a garantire i livelli essenziali di assistenza”.

 

La Direzione Strategica dell’ASP di Ragusa ha già provveduto ad alcune misure per contenere le criticità dovute alla carenza di medici: “Il 6 febbraio, a cinque giorni dal mio insediamento – continua Drago – con una disposizione di servizio abbiamo stabilito che alcuni medici di Modica e Ragusa, in pieno spirito aziendale, garantiscano alla copertura di turni da 38 ore settimanali presso il presidio di Vittoria, nel reparto di Medicina, dando supporto e respiro al personale già presente. Inoltre, è stato emanato dall’ASP un avviso per il conferimento di incarichi di natura libero-professionale, tuttora aperto, per il quale hanno già manifestato disponibilità un paio di professionisti in quiescenza. Inoltre, facendo seguito al servizio reso dalla società G.A.P., che garantisce attività di supporto medico-specialistiche alle unità di Emergenza-urgenza e Anestesia e Rianimazione, ci avvarremo di alcuni medici “gettonisti” anche nell’Unità in questione”.

 

La U.O.C. di Medicina vanta attualmente 28 posti letto, di cui 20 previsti dalla rete ospedaliera della Regione siciliana e 8 “aggiuntivi”, attivati sulla scorta delle disposizioni normative vigenti. Inoltre, all’interno del reparto, operano 22 infermieri (a dispetto di una dotazione organica che ne prevede 16) e 11 operatori socio-sanitari (anziché i 7 previsti).