Carabinieri, anche a Ragusa celebrata la Virgo Fidelis

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Celebrata anche a Ragusa, oggi, la ricorrenza della Virgo Fidelis, Celeste Patrona dell’Arma. Contestualmente è stato anche ricordato l’83° anniversario della battaglia di Culqualber e si è celebrata la Giornata dell’Orfano.

In particolare stamani, nella Cattedrale San Giovanni Battista, su invito del comandante provinciale colonnello Carmine Rosciano, il vescovo di Ragusa Giuseppe La Placa, alla presenza delle Autorità civili e militari della Provincia, ha officiato la solenne Celebrazione Eucaristica.

Alla funzione religiosa hanno partecipato gli Ufficiali e una rappresentanza di Marescialli, Brigadieri, Appuntati e Carabinieri, unitamente al Presidente e a componenti della Sezione di Ragusa dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Durante la cerimonia è stata letta la Preghiera del Carabiniere, mentre il colonnello Carmine Rosciano ha tenuto una breve allocuzione rievocativa del fatto d’armi.

La Vergine Maria fu proclamata Patrona dell’Arma, con il titolo di “Virgo Fidelis”, nel 1949, da Papa Pio XII, il quale, ispirandosi al motto dei Carabinieri “Nei secoli fedele”, ne fissava la celebrazione il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della Battaglia di Culqualber. Si tratta di un evento in cui l’eroismo, fino alla morte, del 1° Battaglione Carabinieri Reali mobilitato in Africa Orientale, composto da due Compagnie Carabinieri, valse alla Bandiera dell’Arma la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

In occasione di questa ricorrenza si celebra anche la “Giornata dell’Orfano”. L’Arma affida la gestione del supporto alle necessità dei propri orfani all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.).

L’O.N.A.O.M.A.C. fondata il 15 maggio 1948 oggi assiste circa 1.150 orfani, a ciascuno dei quali eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce di età, sino al compimento degli studi mentre per quanto concerne gli orfani disabili l’assistenza è a vita.

L’Opera si finanzia principalmente attraverso un contributo volontario mensile elargito dai militari di ogni grado dell’Arma dei Carabinieri.