Ispica, Pd “Stornello ha agito contro il volere del Partito”

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Un ciclone inaspettato si è abbattuto sul PD di Ispica nel corso della seduta del Consiglio Comunale che avrebbe dovuto portare alla sfiducia del sindaco Leontini.

A far cambiare gli equilibri anche la scelta del consigliere Gianni Stornello di abbandonare l’aula. Ad intervenire sulla questione e spiegare il punto di vista dei Democratici è oggi il segretario cittadino Salvatore Fronterre che dichiara: “il consigliere Gianni Stornello, unico rappresentante del nostro partito in Consiglio Comunale, chiamato ad esprimere il proprio voto sulla sfiducia a un’amministrazione fallimentare e dannosa per la nostra città ha deciso, senza alcun preavviso e in totale autonomia, di abbandonare l’aula consiliare al momento della votazione, impedendo di fatto la caduta di un governo locale già privo di numeri e di credibilità. 
Questo comportamento- aggiunge Fronterre-rappresenta una grave mancanza di rispetto nei confronti del partito e della linea politica decisa in modo unanime dalla segreteria e dal direttivo”.

“La scelta del consigliere Stornello di non rispettare questa indicazione- afferma ancora il segretario cittadino del PD- ha indebolito l’azione politica del partito e sollevato legittime perplessità tra i nostri iscritti e sostenitori. Le motivazioni addotte dal consigliere, legate alla ‘questione etica e morale’, pur toccando un tema rilevante, non possono giustificare la mancata assunzione di responsabilità politica in un momento così delicato per la città. L’etica e la moralità non si difendono con l’inazione, ma con scelte coraggiose e coerenti. Inoltre, la politica richiede lealtà e senso di responsabilità verso la comunità che si rappresenta e verso il partito che ha dato fiducia a chi ne ricopre incarichi istituzionali”.

“Il Partito Democratico di Ispica- conclude Fronterre- ribadisce la propria estraneità alla decisione di astensione del consigliere Gianni Stornello e si riserva di adottare i provvedimenti necessari per tutelare la propria coerenza e credibilità politica. Un partito serio e responsabile non può tollerare scelte personali che contrastano con decisioni politiche assunte in modo collettivo”.