Vittoria, minacciato dopo segnalazione di un calcinaccio pericoloso

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Sarebbe stato minacciato e ingiuriato solo perché ha segnalato alle autorità locali il distacco di un calcinaccio da un edificio storico situato all’interno di un’area pedonale nel centro di Vittoria.

La storia risale a qualche giorno fa e oggi è stata rilanciata da Andrea Di Priolo, ambientalista vittoriese cui lo stesso cittadino ha raccontato quanto avvenuto.
Il residente in questione ha raccontato a Di Priolo di aver segnalato una situazione di evidente pericolo per pedoni, bambini e anziani. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo del Comune, l’area è stata messa in sicurezza e il transito pedonale vietato, prevenendo ulteriori rischi.

Tuttavia, dopo la segnalazione, il cittadino avrebbe subito intimidazioni e minacce da parte di due persone che lo avrebbero accusato di essere responsabile di disagi e lo avrebbero apostrofato con espressioni offensive e minacciose come: “Persona di m…., spione. Prima o poi, la pagherà!”

“Questi comportamenti- scrive Di Priolo- sono inaccettabili e rispecchiano dinamiche di intimidazione che non devono trovare spazio in una comunità civile. Questi atteggiamenti rappresentano una forma di bullismo sociale e intimidazione, che non può essere tollerata a Vittoria. La segnalazione di un pericolo per la sicurezza pubblica è un diritto e un dovere civico, e nessuno dovrebbe essere minacciato per aver agito nell’interesse della collettività”.

Lo stesso cittadino ha raccontato il tutto alla Polizia Municipale, dove poi si è recato per formalizzare la segnalazione. Pur dovendo attendere circa un’ora, ha riferito di aver osservato “il grande impegno degli agenti” cui ha espresso i suoi complimenti e ringraziamenti per il lavoro svolto, riconoscendo l’impegno di tutto il personale in una città che presenta molte difficoltà.

Di Priolo lancia quindi un appello alla comunità: “Non lasciamo spazio a chi tenta di imporre il silenzio con minacce e atteggiamenti negativi. La sicurezza pubblica è un bene collettivo e ogni cittadino deve sentirsi libero di segnalare pericoli senza timore di ritorsioni”.