
Sabato sera, 21 giugno, Modica vivrà un momento storico: i Santoni torneranno a sfilare nel cuore della città, dopo un’attesa durata oltre mezzo secolo. Un evento che unisce la comunità, riportando in vita una delle tradizioni più sentite e simboliche del territorio, capace di coinvolgere cittadini e turisti in un messaggio di pace, memoria e appartenenza.
L’annuncio è stato dato con entusiasmo durante un incontro al quale hanno preso parte la sindaco di Modica, Maria Monisteri, l’assessore al Turismo Tino Antoci, Giuseppe Walter Buscema e Pierpaolo Ruta dell’associazione Kalikantun, insieme a Monsignor Giuseppe Stella, arciprete della Chiesa Madre di San Pietro.
Il ritorno dei Santoni è frutto di un impegno condiviso e profondamente radicato nella memoria di chi ha sempre creduto nel valore delle tradizioni locali. In particolare, Pierpaolo Ruta e Walter Buscema hanno lavorato con dedizione per ridare vita a questa rappresentazione, anche nel ricordo dei loro padri, Franco Ruta e Giorgio Buscema, figure storiche della cultura modicana.
Determinante anche la disponibilità e il talento delle maestranze locali, che hanno reso possibile il restauro e la preparazione delle storiche statue. Grazie al loro contributo e alla visione di Padre Stella, che da tempo coltivava il desiderio di rivedere i Santoni tra la gente, Modica potrà rivivere un pezzo importante della propria storia, proprio nei giorni in cui si celebrano i festeggiamenti del Santo Patrono.
Il ritorno dei Santoni non è solo un evento folkloristico o religioso, ma rappresenta una scelta identitaria, una dichiarazione d’amore verso le proprie radici. Significa riconoscere che la memoria è parte viva del presente e che solo custodendo le tradizioni si può costruire un futuro condiviso.
Modica si prepara così ad accogliere una delle manifestazioni più autentiche della propria anima, dimostrando di essere una città che non dimentica e che non vuole dimenticare.