
Un evento senza precedenti ha segnato la storia religiosa e civile della città di Vittoria: dopo oltre 50 anni il simulacro di San Giovanni Battista, patrono della città, ha lasciato la Basilica per far visita ai malati e al personale dell’Ospedale “R. Guzzardi”. La processione si è svolta ieri, venerdì 4 luglio, all’interno del programma dell’Anno Santo della Speranza, lasciando un’impronta profonda nel cuore dei cittadini.
L’evento ha preso il via alle ore 17.30, nella Basilica intitolata al Santo, con il raduno dei fedeli con la recita del Santo Rosario. Poi, alle ore 18.00, tra l’emozione palpabile della folla, il simulacro è stato portato in processione lungo le vie principali della città: Calatafimi, Principe Umberto, Dei Milli, Castelfidardo, Garibaldi, Colle D’oro, IV Aprile, Viale Volturno, Marsala, Piazzale Giovanni XXIII e infine il piazzale antistante l’Ospedale “R. Guzzardi”.

Poco prima dell’arrivo nel Piazzale dell’Ospedale, il simulacro è stato accolto dalla Parrocchia Anime Sante del Purgatorio e dalla sua comunità di fedeli.
Subito dopo, l’omaggio più intenso e commovente: quello dei malati, degli operatori sanitari, dei familiari. L’incontro tra il Patrono e chi quotidianamente sperimenta la fragilità della malattia è stato un abbraccio silenzioso, ma potentissimo, fatto di sguardi, lacrime, mani tese e speranze affidate alla preghiera.
A seguire, si è svolta la Solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta – in assenza del Vescovo di Ragusa, Mons. Giuseppe Placa – da padre Salvatore Converso, parroco delle comunità “San Giovanni Battista” e “San Giuseppe”. Alla celebrazione hanno preso parte numerosi sacerdoti e fedeli delle parrocchie cittadine, autorità civili e militari. L’intera liturgia è stata animata dalla Corale della Basilica.
Dopo la celebrazione, è iniziata la processione di rientro del simulacro verso la Basilica, passando per le vie Marsala, Santoro, Garibaldi, Cappellini, Gaeta, R. Settimo, Bixio e Calatafimi. Al termine del cammino, carico di spiritualità, la comunità si è ritrovata di nuovo unita in preghiera. Nel suo passaggio per via Gaeta, inoltre, si è registrato un altro momento importante: la sosta davanti alla sede della Polizia Locale, che ha donato un mazzo di fiori a San Giovanni Battista, con la benedizione di padre Converso.
L’immagine di San Giovanni pellegrino tra gli ammalati resterà nella memoria collettiva come un atto profondo di misericordia e vicinanza, una testimonianza concreta del Vangelo vissuto sulle strade, nei reparti, nelle stanze del dolore.