
Continuano le tensioni in seno all’amministrazione comunale di Acate dopo la revoca dell’assessora Bevilacqua. Al centro delle polemiche, le motivazioni espresse dal Sindaco, ritenute offensive e infondate dall’ex componente della giunta. (Qui il nostro articolo: Acate, revoca assessori Raffo e Bevilacqua: parla il sindaco Fidone).
«Leggere le parole del Sindaco mi ferisce profondamente», afferma l’ex assessora in una nota dai toni accorati, nella quale respinge con decisione le accuse di scarsa presenza e inefficienza. «È una vergogna vedere la verità distorta: il mio impegno non può essere ridotto a una narrazione costruita ad hoc».
L’ex assessora rivendica una presenza costante presso gli uffici comunali e il Comando della Polizia Municipale, anche nei fine settimana e durante l’assenza della Comandante Caldararo. «Basta leggere la relazione del Sindaco stesso per capire chi ha davvero lavorato», afferma, sottolineando anche il suo impegno umano, in particolare nella gestione delle segnalazioni legate agli animali e alla sicurezza urbana.
La polemica si estende anche al metodo con cui sarebbero stati valutati i suoi contributi. «Ridurre tutto a una conta di presenze in giunta, spesso convocata con scarso preavviso, è ingiusto e fuorviante», dichiara, ribadendo il proprio attaccamento a valori come correttezza, lealtà e coerenza.
Non manca un ringraziamento sentito al corpo della Polizia Municipale e agli uffici comunali: «Un’esperienza che porterò sempre con me».
La scelta del sindaco, intanto, ha scatenato la presa di posizione del gruppo Acate al Centro che ha giudicato l’operato del primo cittadino come un gesto ingiustificato, irrispettoso e politicamente grave. Per questo motivo, inoltre, i consiglieri comunali Raffaele Failla e Antonio Palma escono dalla maggioranza.
“Abbiamo lavorato con serietà e impegno sin dall’inizio del mandato- scrivono dal movimento- portando avanti progetti concreti e assumendoci responsabilità anche nei momenti più difficili. Nonostante pressioni e provocazioni, abbiamo sempre anteposto il bene della comunità agli interessi personali. La nostra apertura al dialogo con i vertici di Fratelli d’Italia, nell’ottica di offrire nuove opportunità per Acate, è stata usata come pretesto per un atto punitivo da parte del Sindaco. Un comportamento inaccettabile, che tradisce i valori della democrazia e del confronto. Da oggi, per coerenza e rispetto verso i cittadini, ci collochiamo all’opposizione. Si scrive opposizione, si legge dignità.
Un saluto affettuoso alla consigliera Daria Guardabasso, che ha fatto una scelta diversa. Critichiamo invece l’atteggiamento della presidente del Consiglio Cristina Cicero, che ha sostenuto senza esitazione una linea autoritaria e poco trasparente. Continueremo a lavorare per Acate, con passione e senso di responsabilità, dai banchi dell’opposizione”.