
Certe storie, anche a distanza di cinquant’anni, non si spengono: si fanno più tenere, più vive. Così è stato per le ex alunne della IV B della Scuola Magistrale di Vittoria, diplomate nel 1975, che si sono ritrovate in questi giorni per festeggiare un traguardo speciale: i cinquant’anni dal diploma. Un incontro di sguardi complici, risate affiorate tra i ricordi, e abbracci che sembravano voler recuperare il tempo e i chilometri che la vita aveva seminato.
Erano anni di grembiuli neri obbligatori, ma anche di piccole rivoluzioni sartoriali: al terzo anno, per aggirare il rigore delle regole, fu acquistata una maglina nera con la quale le giovani studentesse “ribelli” si fecero cucire abiti su misura, sagomati, con zip fino in vita; un gesto vezzoso e che sapeva di libertà tutta adolescenziale.
Tra le memorie anche i compiti di matematica “smontati” e distribuiti dalle più brave per aiutare le compagne meno sicure. Una solidarietà silenziosa, sincera, che già allora parlava di un’educazione che andava oltre i banchi.
Indimenticabile il “quartetto cetra” composto da Licitra, Mazzoccoli, Brischetto e Perupato: sempre insieme, inseparabili, tra studio, sogni e risate.
Tra i ricordi più vividi, una gita memorabile con il professore Gesualdo Bufalino. Fu in quell’occasione che, con una delicatezza rara, rivelò un frammento della sua giovinezza: un incontro con una giovanissima Brigitte Bardot. Davanti a quelle ragazze curiose si svelò non solo il professore, ma anche l’uomo, romantico e umano.
Non meno incantevoli i momenti vissuti con il prof. Farina, che si illuminava parlando di Kant e Piaget. Oppure le severe, ma formative, interrogazioni del prof. Lenzo, che pretendeva il programma tutto a memoria per chi ambiva al 9. E infine il preside Frasca, ironico e bonario, che osservando la vivacità della classe – tutta al femminile – scherzava: “Mi serviranno 23 battipanni per signorine… e uno per signora”, alludendo con affetto a una compagna già sposata.
All’incontro hanno partecipato con entusiasmo: Franca Autore, Pina Alba Giunta, Maria Pina Migliorini, Rosetta Migliorisi, Graziella Licitra, Gianfranca Mazzoccoli, Rosa Perupato, Franca Modica, Lucia Russello, Marisa Garofalo, Maria Impoco, Lucia Avarino, Teresa Denaro. Altre, impossibilitate a esserci di persona, si sono unite in collegamento WhatsApp, perché l’affetto non conosce distanze.
Quella classe così vivace ha lasciato un’impronta concreta nella società: tre di loro sono diventate insegnanti di educazione fisica, una consulente del lavoro, la maggior parte maestre elementari, due docenti di italiano alle medie, e una ha lavorato come dipendente del Comune di Santa Croce dal giorno del diploma fino al pensionamento.
Cinquant’anni dopo, queste “magistraline” non hanno perso la luce negli occhi, la complicità, né la dolcezza dei ricordi condivisi. La scuola le ha fatte incontrare, la vita le ha sparse, l’amicizia le ha riportate insieme. In fondo, il vero insegnamento è questo.