Iniziati lavori scerbatura da eseguire nelle Aree archeologiche

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Sono iniziati venerdì scorso i lavori relativi alle scerbature da eseguire nelle Aree archeologiche, eseguiti dall’Ufficio Servizio 15 per il Territorio di Ragusa, Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale, ex Azienda Foreste Demaniali, in ottemperanza all’art. 25 della L.R. 9/2013. Secondo la Norma, è infatti stabilito al Dipartimento di eseguire questi lavori sulla base di una scala di priorità individuata dagli uffici territoriali del Dipartimento Beni Culturali.

Gli interventi, come stabilito dal Dipartimento Sviluppo Rurale, devono essere eseguiti in prosecuzione ai lavori di manutenzione e ripulitura dei viali parafuoco nei boschi Demaniali. “In ragione di questa ineludibile necessità temporale, quindi, appare spesso che la pulizia delle aree archeologiche venga stranamente posticipata rispetto a quando sarebbe opportuno eseguirla – rileva il dirigente dell’Ufficio servizio 15, Tullio Serges -. È necessario ribadire che la ex Azienda Foreste ha il giustificato obbligo di realizzare la manutenzione dei viali parafuoco prima di ogni altra necessità e, ora, esegue i lavori preventivati da altri Uffici nel più breve tempo possibile. Sarebbe da auspicare che tali azioni fossero condotte dagli Uffici direttamente interessati: Soprintendenze e Parchi archeologici”.

Questi, se non con personale proprio del quale non dispongono, potrebbero programmare i lavori affidandoli, nei tempi corretti, a ditte che potrebbero eseguirli con eguale competenza ed efficacia del personale forestale, come detto impegnato contemporaneamente in altre azioni. Senza, quindi, attendere un intervento esterno, che all’utente può, inspiegabilmente, apparire effettuato in ritardo. “In tale modo – prosegue Serges – non si graverebbe sul computo complessivo di giornate lavorative a carico alla ex Azienda Foreste Demaniali, che vede ogni anno decurtato per tale ragione il monte ore complessivo sfruttabile per i lavori selvicolturali che i propri operai devono eseguire nei boschi Demaniali”. Al tempo stesso, le aree archeologiche tornerebbero al loro splendore nei tempi corretti.