
Una devozione che non conosce interruzioni. Domenica sera Chiaramonte Gulfi ha rinnovato l’antico rito dell’uscita del simulacro di San Vito, patrono della città, dalla chiesa Madre di piazza Duomo. Un momento molto atteso, che ha segnato la conclusione dei solenni festeggiamenti in onore del giovane martire.
Dopo la santa messa presieduta dall’arciprete parroco Graziano Martorana, il simulacro è stato accolto con grida di giubilo e portato in processione su un mezzo motorizzato, accompagnato dalle bande musicali e da un lungo corteo con clero, istituzioni e forze dell’ordine.
Il percorso si è snodato tra le vie del centro storico con le tradizionali soste nelle chiese di Santa Maria di Gesù, San Giovanni Battista e Santissimo Salvatore, dove si sono tenuti momenti di preghiera. In piazza Duomo è stato poi pronunciato il tradizionale messaggio di fede e impartita la benedizione della città con la reliquia di San Vito. A rendere ancora più suggestiva la serata, il canto dell’inno dedicato al patrono, composto dal maestro Giovanni Morreale su testo del poeta Giuseppe Bonafede.
Il rientro del simulacro nella chiesa Madre, a notte fonda, è stato accompagnato dallo spettacolo pirotecnico che ha salutato la conclusione dei festeggiamenti.