PD Modica, si dimette Poidomani: “Serve dare spazio ai giovani”

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Nessuna reazione del partito, o quasi, all’annuncio di Salvatore Poidomani di dimettersi dal ruolo di segretario del PD di Modica. Una scelta, come lui stesso ha spiegato in una lettera indirizzata agli iscritti del circolo modicano, dettata dalla volontà di lasciare spazio ad altri.

“Una decisione che coltivavo da qualche mese” ammette a Ragusah24. “Anche in passato, quando ho avuto altri incarichi politici, ho agito in questo modo” aggiunge “è nel mio stile ad un certo punto dare spazio agli altri. Non sono legato alla poltrona. L’ho fatto anche in consiglio comunale, dando spazio al primo degli eletti, che era un giovane”.

“Il mio rammarico- dichiara- è non essere riuscito coinvolgere i giovani. Ma questo è un limite della politica italiana, di tutti i partiti”.

Poidomani elenca anche le altre motivazioni: “Come avviene un po’ dappertutto, ma a Modica in particolare, la vedo un po’ spenta. Da 12 anni non c’è interesse, si galleggia, si sopravvive. Abbiamo perso il nostro ruolo centrale all’interno della provincia. Anche il centro storico, forse l’ultimo della provincia che resisteva, si è desertificato. Io ho lo studio nel corso e quindi lo noto: ci sono circa 40 vetrine spente. Si amministra in una situazione di torpore, senza progetti. Viviamo di quel poco di turismo mordi e fuggi. Contestavo, inoltre, una indolenza dei modicani che cozza con quello che era l’atteggiamento tipico di qualche anno fa. Persino le dimissioni del segretario cittadino di un partito non hanno registrato reazioni, nonostante sia uno dei pochi (e non lo dico per vantarmi) che presenta denunce, esposti…”.

Reazioni che non sono arrivate neanche dalla segreteria provinciale. Se lo aspettava?

“A dire il vero no. Mi aspettavo una presa di posizione formale. Sa, in queste occasioni ci sarebbe da tenere in conto anche lo stile, al di là della sostanza”.

Resterà nel PD?

“Sì, resterò iscritto al PD e continuerò a fare politica, che è nel mio DNA, a Modica. Troverò altri modi per scuotere i modicani”.

Che caratteristiche dovrebbe avere il suo successore, secondo lei?

“Mi piacerebbe fosse un giovane, non solo per una questione di età. Vorrei fosse una persona con più entusiasmo e che riesca nel difficile compito di coinvolgere gli altri perché la difficoltà della politica attuale, a livello mondiale, è questa. Quando vedo che in un momento come questo il Partito Democratico americano non esiste, non si sente… è il segnale lampante che si tratta di una crisi a livello mondiale. Ci vuole qualcuno che trovi il modo di riuscire a coinvolgere le persone”.