
“La mia nomina? E’ stata una sorpresa. Mi era stato chiesto, qualche tempo fa, se fossi stato disponibile a ricoprire qualche carica ma poi la cosa era finita lì. Fino a quando non mi è arrivata una pec che mi ha annunciato la cosa. Sono stato molto sorpreso ma sono pronto a mettermi a disposizione della città e dell’Università in provincia di Ragusa”.
Parola dell’ex sindaco di Ragusa, Domenico Arezzo, che venerdì scorso è stato nominato ufficialmente alla guida del Consorzio universitario ibleo. Succede a Pinuccio Lavima che ha gestito il Cui negli ultimi anni. Proprio con Arezzo sindaco, nell’anno accademico 1999-2000, nasceva il Consorzio contestualmente all’avvio dell’università di Lingue. “Poi – ricorda – sorsero anche Giurisprudenza e Medicina, oltre ad Agraria che già esisteva”.
Sembrava l’avvio di un percorso importante, “ma qualche anno dopo ci fu il declino, prima di una nuova risalita. Ecco – promette – il nostro obiettivo deve essere proprio quello di continuare questo percorso virtuoso. Innanzitutto ci vorranno i tempi tecnici, necessari per il mio insediamento. Dopo di che saremo nelle condizioni di operare. Le linee guida? Saranno quelle di rafforzare se non di sanare una situazione economica che non mi dicono essere delle migliori. Vedremo come e con che sistema, e poi c’è da rafforzare la capacità contrattuale che deve avere il consorzio universitario, sulla base di questo l’obiettivo è quello di fare diventare Ragusa un polo universitario vero e proprio. Non sarà facile: anche perché queste cose hanno bisogno di finanziamenti di un certo tipo, ma lavoreremo per questo. Poi la cosa importante sarà quella di rafforzare la formazione e anche la formazione professionale, con corsi di laurea che formano dei professionisti pronti al lavoro anche perché la realtà imprenditoriale della provincia di Ragusa ha bisogno di giovani professionisti formati adeguatamente. E poi c’è sicuramente da consolidare la presenza dell’Università nel territorio: l’università deve essere un tutt’uno e non un’entità slegata dal territorio stesso. Noi ce la metteremo tutta”.