Bollette e pignoramenti, Aiello scrive a Sallemi:

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Il Disegno di Legge n. 978, che introduce la possibilità di pignoramento diretto per chi non riesce a pagare le bollette, è al centro dell’appello che il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha rivolto al senatore Salvo Sallemi, membro della Commissione Giustizia del Senato e suo concittadino.

Nel suo intervento, il sindaco sottolinea i rischi del provvedimento per le famiglie più fragili e richiama il momento di forte difficoltà economica che colpisce il territorio: «Il Disegno di Legge n. 978, che introduce la possibilità di pignoramento diretto senza il vaglio del giudice per chi non riesce a pagare le bollette, rischia di colpire duramente i cittadini più fragili». E aggiunge: «In un momento storico in cui l’inflazione, il caro energia e la precarietà occupazionale mettono a dura prova i bilanci familiari, misure di questo tipo rappresentano un grave vulnus alle tutele minime che ogni cittadino merita in uno Stato di diritto».

Aiello chiede si rivolge al senatore affinché si attivi nelle sedi istituzionali competenti: «Le chiedo, quindi, di farsi portavoce nelle sedi opportune per il ritiro o la profonda revisione di questo provvedimento».

Alla lettera del sindaco è seguita la risposta del senatore Sallemi: «Tema delicato specie per il nostro territorio». Sallemi ha assicurato che il disegno di legge sarà oggetto di un confronto approfondito: «La questione era già alla mia attenzione e vedrà un necessario approfondimento in sede di Commissione del disegno di legge proposto dalla collega Stefani della Lega. Proprio la Commissione Giustizia sarà la sede di un dialogo e confronto tra tutte le forze politiche».

Il senatore ha inoltre ricordato il percorso già avviato su un altro fronte legislativo: «Stiamo attendendo il passaggio alla Camera del disegno di legge proposto da me sulla fissazione di una stima economica congrua dei beni espropriati». 

I toni pacati e istituzionali che hanno accompagnato sia la richiesta del sindaco sia la risposta del senatore, pubblicati entrambi sui social, sono stati apprezzati dai cittadini, ormai stanchi di assistere – nelle piazze virtuali come in quelle reali – a scontri politici segnati da espressioni accese.