Vittoria, obbligo di foglio telematico al Mercato Ortofrutticolo

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Il Sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha firmato un’ordinanza che modifica l’uso dello strumento di tracciabilità delle transazioni all’interno del Mercato Ortofrutticolo. Si tratta della n. 82 del 24 ottobre 2025 (che modifica e integra la precedente ordinanza n. 26 del 2 aprile 2025), relativa al “foglio avviso di vendita telematico”.

La nuova disposizione, che revoca la sospensione temporanea prevista dall’ordinanza n. 33 del 30 aprile 2025, introduce maggiori obblighi e punta a fornire garanzie di trasparenza per concessionari e operatori del settore, rafforzando il sistema di controllo sulle vendite e la circolazione delle merci.

Tra le principali novità previste dall’ordinanza:

  • L’obbligo di inserire nel foglio avviso di vendita telematico anche i dati relativi alla Partita IVA o al Codice Fiscale del delegato agli acquisti;
  • L’accompagnamento di ogni partita di merce in uscita da una copia del foglio avviso di vendita telematico;
  • L’invio obbligatorio del documento completo al cloud server del Comune entro le ore 19:00 di ogni giorno;
  • La comunicazione del numero di fattura immediata o del Documento di Trasporto (DDT), secondo la normativa vigente.

Inoltre, tutti gli operatori del Mercato dovranno segnalare tempestivamente al Comune eventuali irregolarità nelle procedure di ingresso o uscita delle merci, pena l’avvio della revoca della “Carta Mercato” (badge) per gli operatori inadempienti.

Il Sindaco Aiello ha sottolineato che il provvedimento nasce dall’esigenza di rafforzare i meccanismi di tracciabilità e legalità in un comparto strategico per l’economia cittadina.

L’ordinanza n. 82 entrerà in vigore il 10 novembre 2025, data entro la quale tutti i concessionari dovranno adeguarsi agli obblighi previsti.

Non sono mancate le critiche da parte dei concessionari del Mercato.

Alcuni evidenziano che l’obbligo di esporre un foglio con dati sensibili di clienti e vendite rappresenti una violazione della privacy e interferisca con le dinamiche di commercio libero: “Le dinamiche delle vendite sono molteplici e variano da caso a caso – commentano – entrare a gamba tesa in queste attività private è assurdo e non esiste legge che lo consenta. Il libero commercio in democrazia è tutelato, così come la privacy”.

Altri operatori sottolineano problemi di fattibilità: “In una struttura che manca di una moderna logistica, certe disposizioni sono praticamente impossibili da attuare. I mezzi delle agenzie di trasporto arrivano a caricare la merce prima che venga emessa la fattura e spesso i trasportatori non passano nemmeno dall’ufficio. Pretendere che tutto sia gestito secondo le nuove regole è una vera utopia”.