
Ha minacciato e aggredito una donna, costringendola a pagare una somma di denaro per la restituzione della bicicletta che le era stata rubata qualche giorno prima.
Protagonista di questa vicenda un 49enne, catanese, noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, che è stato arrestato dalla Polizia di Stato per estorsione e lesioni personali, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva.
Ad intervenire sono stati gli agenti della squadra volanti della Questura di Catania, che hanno risposto alla richiesta di aiuto di una 30enne, la quale, al numero unico di emergenza, ha riferito che davanti la sua abitazione si era presentato l’uomo che, alcuni giorni prima, le aveva rubato la bicicletta.
Secondo quanto ricostruito dai poliziotti, l’uomo si sarebbe recato presso l’abitazione della vittima, chiedendole 250 euro per la restituzione di una bici del valore di 2.000 euro circa, unico mezzo a sua disposizione e utilizzato quotidianamente per andare al lavoro.
Già qualche giorno prima, il 49enne si sarebbe reso protagonista di un altro episodio in cui avrebbe minacciato di morte la donna, riuscendo in questo modo ad estorcerle la somma 150 euro.
Quel pomeriggio, il 49enne si sarebbe nuovamente presentato alla sua porta, pretendendo altro denaro e, al diniego della giovane, l’avrebbe aggredita con un pugno sulla fronte, tirandole i capelli e mordendole persino il mignolo di una mano.
A quel punto, la 30enne, impaurita, ha deciso di chiamare la Polizia.
Giunti sul posto della segnalazione, gli agenti hanno trovato la donna in lacrime e, proprio accanto a lei, davanti al cancello di casa, il 49enne, che è stato bloccato e accompagnato in ufficio.
Gli agenti, dopo aver tranquillizzato la vittima, l’hanno accompagnata al pronto soccorso per le cure necessarie e, successivamente, ne hanno acquisito la denuncia.
Per quanto accaduto, l’uomo è stato arrestato per estorsione e lesioni personali e accompagnato presso la Polizia Scientifica dove, ai fini dell’identificazione, è stato sottoposto a fotosegnalamento.
Informato di quanto acceduto, il Pubblico Ministero di turno ha stabilito che il 49enne fosse condotto in carcere in attesa del giudizio di convalida dinanzi al Giudice.
