Mercoledì delle Ceneri: l’esempio della Diocesi tra sacro e profano

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E’ un mercoledì delle Ceneri decisamente inconsueto quello che quest’anno vive la Chiesa, ancora scossa dall’annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI.

Il Vescovo di Ragusa, monsignor Paolo Urso, che già poche ore dopo l’annuncio aveva parlato della “ammirazione per l’amore dimostrato dal Papa nei confronti della Chiesa”, oggi ha voluto scrivergli un telegramma a nome della comunità ragusana.

“Padre santo – ha scritto Urso al Pontefice – mentre si diffonde la notizia della Sua rinuncia al ministero di vescovo di Roma, sento il dovere – anche a nome di questa comunità diocesana – di esprimerLe la nostra sincera gratitudine per la chiara testimonianza di interiore libertà, grande responsabilità e coraggioso amore per la Chiesa che ancora una volta offre davanti al mondo intero. Il Signore Le conceda ciò che il Suo cuore di padre affettuoso, maestro lungimirante e pastore sicuro veramente desidera”.

 

Ma in questo stesso giorno, monsignor Urso ha voluto dare anche un altro segnale di vicinanza e apertura alla propria comunità religiosa, aprendo la sua Diocesi ad una inconsueta “operazione trasparenza”.

È stato infatti comunicato il prospetto completo delle erogazioni delle somme derivanti dall’8 per mille dell’Irpef effettuate nel 2012 (esercizio 2011), suddiviso in due macro aree: “esigenze di culto e pastorale”, cui sono stati destinati 613.006,78 euro, e “interventi caritativi”, per 413.282,69 euro.

La prima area di spesa riguarda i nuovi complessi parrocchiali (tra questi Maria Regina, Maria SS Nunziata e S. Pio X di Ragusa, e Resurrezione e S. Massimiliano Kolbe di Vittoria), il restauro e la conservazione di chiese della diocesi (S. Nicolò di Bari di Acate e San Francesco di Paola di Vittoria), le spese per il Vescovado e gli Uffici diocesani, la nuova Biblioteca, il Seminario e l’Istituto Teologico ibleo, i Consultori e gli Oratori, i giovani sacerdoti che studiano a Roma.

Numerosi e più consistenti gli interventi destinati all’area della Carità, con la distribuzione di sussidi alle persone con difficoltà economiche, ai centri d’ascolto di Ragusa, Comiso e Vittoria e alle singole parrocchie che operano in aree di disagio sociale. Numerosi anche i progetti finanziati e i contributi dati a singole associazioni che operano nel settore della disabilità, della prevenzione e cura delle tossicodipendenze, dei migranti e del disagio in generale. Oltre 50.000 euro le somme destinate a progetti segnalati da missionari di origini iblee che operano in diverse parti del mondo e sostenuti dalla diocesi ragusana.

“Vogliamo condividere – ha confermato  il Vescovo Urso – con tutti i credenti e i cittadini che vivono nel territorio della Diocesi di Ragusa, la nostra fatica di cercare di utilizzare al meglio le risorse che ci provengono dall’8 per mille sull’Irpef versata da tanti contribuenti. Vogliamo dare trasparenza alle nostre scelte, che quest’anno hanno conferito priorità a tangibili segni di solidarietà verso i bisogni delle persone che hanno subito la grave crisi economica e il conseguente disagio sociale, senza rinunciare alle esigenze di culto e pastorali che la comunità ecclesiale iblea ci richiede”.