Sviluppo turistico a Modica: ecco dov’è il futuro

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Gli operatori turistici della città di Modica aspettavano questo momento da settimane, ma il Consiglio comunale era stato troppo impegnato nelle proprie vicissitudini interne, legate alla rielezione del presidente dimissionario Carmelo Scarso, per potersi occupare di un atto così strategico per il futuro: uno dei pochi atti, dopo infiniti riconoscimenti di debiti e tagli alle spese, che dà un respiro immediato alle imprese e una prospettiva di crescita a breve termine.

Ieri sera, finalmente, con 15 voti favorevoli e due astenuti, il Consiglio comunale ha approvato la istituzione della tassa di soggiorno e il regolamento per destinarne il gettito al Consorzio degli operatori turistici. Il Consorzio, la sua valenza, le sue finalità erano stati già presentati nelle scorse settimane in occasione di un convegno all’Auditorium Floridia.

 

In questo modo, di fatto, le entrate che provengono dal settore turistico potranno essere immediatamente reinvestite per il settore stesso e su un programma di azioni mirate, individuate direttamente dagli operatori. 

La tassa di soggiorno alimenterà la cassa del Consorzio, che riceverà ogni due mesi dal Comune il 90% degli introiti, attraverso capitoli riservati in bilancio. Il Comune manterrà il controllo sulla legittimità della spesa e in ogni caso i rapporti tra l’ente e il Consorzio saranno regolati da una apposita convenzione: il sindaco farà parte del Consiglio di amministrazione e avrà la facoltà di nominare il direttore e un componente del collegio dei revisori.

 

“È un modo assolutamente innovativo di promuovere lo sviluppo del territorio – ha commentato il presidente dell’Ascom e rappresentante di Federalberghi Paolo Failla– e quindi esprimiamo la nostra più viva soddisfazione per quanto deliberato dal Consiglio comunale di Modica. Soltanto i privati, specie se si tratta degli stessi addetti ai lavori, potranno raggiungere gli obiettivi che ci si è posti. Partendo dalla creazione di un brand Modica, che comprenda tutte le enormi risorse di cui il  territorio è ricco, brand da diffondere nel mondo attraverso una politica di marketing specifica, si dovrà arrivare a far sì che la città e il suo territorio diventino tappa obbligata per chi voglia intraprendere un viaggio in Sicilia. Per quanto tutto questo possa sembrare ambizioso, in realtà non lo è affatto, sia per le enormi potenzialità che il territorio offre, sia perché, potendo contare su un fondo destinato proprio alla promozione turistica, gli attori che opereranno allo scopo, con la loro professionalità, avranno la possibilità concreta di poter raggiungere gli obiettivi prefissi, e di farlo nel più breve tempo possibile. Un’ultima considerazione – aggiunge Failla – riguarda coloro che opereranno in seno al Consorzio: non trattandosi del solito baraccone, cui è facile pensare magari sull’esperienza di altri consorzi che hanno operato in passato, i membri del Consiglio di amministrazione opereranno in modo assolutamente gratuito e trasparente”.