Venerina Padua: “D’accordo con Bersani sul M5S”

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Cosa è successo al centrosinistra in Italia o cosa è successo agli italiani, in queste elezioni?

Al centrosinistra è successo che ancora una volta è andato diviso. La presenza di Ingroia non ci ha fatto bene: anche se non tanto in termini di numeri, c’è stata una divisione che ha condizionato negativamente l’opinione degli elettori.

Per quanto riguarda gli italiani, probabilmente per troppi anni hanno assistito ad una politica fatta di certi personalismi e ruoli leaderistici che hanno fatto molto danno.

Così come molto danno ha fatto una pessima legge elettorale con cui siamo andati a votare per la terza volta: i segnali di ribellione e distacco derivano anche da questo.

Infine, per quanto riguarda il PdL, è evidente che molta gente ha voluto ancora credere alle favole.

 

Molti ora dicono cosa “avrebbe dovuto fare” il Pd per ottenere il risultato atteso: candidare Renzi al posto di Bersani, ad esempio. Lei cosa ne pensa?

Io dico che abbiamo fatto una campagna elettorale seria, dura, anzi durissima. Abbiamo sempre raccontato le cose come stanno, abbiamo presentato un progetto preciso e puntale, abbiamo fatto un percorso di partito trasparente. Tutto questo non è indifferente e non è stato inutile. La presenza di Renzi è stata certamente importantissima, ma la scelta è caduta su Bersani attraverso un processo vero e democratico, con le Primarie. E anche questa scelta democratica va rispettata. Poi, sì, è probabile che la candidatura di Renzi sarebbe stata vista come una maggiore freschezza di proposta, ma già con le Primarie e le Parlamentarie il Pd ha dato una dimostrazione seria di coerenza rispetto agli impegni presi.  

 

Anche Crocetta ha detto che il Pd ha sbagliato tutto, che bisognava fare a Roma le stesse alleanze di Palermo, dunque con i centristi: cosa ne pensa?

Abbiamo fatto le Primarie individuando una coalizione di centrosinistra: la gente ci ha dato un mandato nell’ambito di questa coalizione, approvato da 3,5 milioni di persone. Per il resto, è facile criticare, ma Crocetta se vorrà avrà modo di fare le sue osservazioni direttamente a Bersani.  

 

Proprio in Sicilia grillini hanno raddoppiato il loro consenso. Evidentemente il cambiamento rappresentano da Crocetta non è abbastanza per quello che i cittadini si aspettano?

Probabilmente è così, ma il Pd ha tenuto in Sicilia e anche nella nostra provincia: sapevamo che il Movimento 5 stelle sarebbe cresciuto e l’onda si è ulteriormente amplificata io credo perché Grillo ha fatto una campagna molto ben pensata e molto efficace dal punto di vista mediatico.

 

Lei comunque sarà al Senato, dove probabilmente si dovranno affrontare i passaggi politici più delicati delle prossime settimane, dei prossimi mesi o magari dei prossimi anni. Come li affronterà e come pensa che il Pd debba comportarsi, ad esempio, con i grillini?

Sono d’accordo con Bersani quando dice che bisogna dialogare con il Movimento 5 Stelle. Questi parlamentari sono stati eletti e devono prendersi le responsabilità che stare in quel posto comporta. Su certi argomenti – come la riforma elettorale o quella sul conflitto di interessi – si può dialogare. Inoltre sulle vere emergenze – quale io considero quella del lavoro – nessuno si potrà tirare indietro.