La grande confusione del Governo sulle Province

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Il Governatore Rosario Crocetta ha convocato la Giunta regionale per decidere in fretta la sorte delle Province.

Si replica insomma la stessa scenetta che ci fu sulla data del voto per le amministrative: prima la fuga in avanti, poi il rapido dietrofront. Appena qualche giorno fa Crocetta aveva proposto il rinvio del voto al 2014, per avere il tempo di fare una riforma con calma e che fosse allineata all’orientamento nazionale. Ma sono bastati qualche polemica e lo scalpitio dei grillini per fargli cambiare idea: “Saremo la prima regione d’Italia ad abolire le Province”, ha annunciato ieri, convocando la Giunta per stasera.

 

Nel suo disegno, gli enti provinciali dovrebbero essere riformati creando liberi consorzi di comuni.

L’assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti oggi ha chiarito che l’atto di indirizzo verrà fuori proprio dalla riunione della Giunta, ma ha anticipato che ci saranno almeno due cose molto delicate da valutare: la previsione di legge riguardo all’istituzione delle città metropolitane e l’incidenza sul bilancio regionale di un eventuale mancato trasferimento dei contributi dello Stato destinati alle province.

 

Se la Giunta dovesse deliberare una proposta di riforma da inviare all’Ars, la discussione potrebbe comunque essere tutt’altro che rapida e indolore.

All’interno della maggioranza c’è già chi solleva polemiche – è il caso dell’Udc – per il mancato coinvolgimento su questa decisione.

 

Insomma, mentre la data dell’ipotetico voto si avvicina, non si può far altro che aspettare che – tra tanti annunci – arrivi qualche atto formale a dirci che fine faranno le Province e in modo particolare quella di Ragusa, che è già commissariata da un anno.