Profetto resta in ospedale, ancora fitto il mistero della sua scomparsa

0

Resta ancora in ospedale per altri accertamenti il modicano Antonio Profetto, protagonista la scorsa settimana di una misteriosa scomparsa. Profetto non si è ancora ripreso del tutto dal suo stato confusionale e le sue condizioni di salute non sono ancora buone dopo aver passato ben quattro notti nella vallata di contrada Lanzagallo, al confine tra i territori di Modica e Ispica. Non c’è ancora stato l’interrogatorio da parte delle forze dell’ordine che aspettano l’ok dei medici per sentire la versione ufficiale dei fatti. Il mistero su cosa abbia fatto e su dove sia stato Antonio Profetto in questi cinque giorni rimane. Gli inquirenti si sentono di escludere la pista del sequestro di persona. Prende corpo invece di più l’ipotesi di uno smarrimento effettivo. Il ristoratore modicano pare abbia effettivamente trascorso la settimana all’aperto nella zona dove è stata trovata la sua auto con le chiavi ancora nel cruscotto. A confermare la tesi il fatto che gli investigatori hanno trovato evidenti segni del passaggio di una persona tra la vegetazione e in un vecchio casolare abbandonato. E’ qui che probabilmente Antonio Profetto ha trascorso in evidente stato confusionale i cinque giorni di assenza. Le domande e i punti oscuri rimangono però tanti. Prendendo per buona l’ipotesi che sia stato nella valle per tutto il tempo, come è possibile che i soccorsi non l’abbiano trovato? E com’è possibile che lui stesso non si sia accorto di tutto il trambusto intorno? Elicotteri, cani e centinaia di uomini alla sua ricerca non passano certo inosservati. E ancora perché ha posteggiato la sua auto e si è inoltrato nella campagna? Tutte domande a cui Profetto dovrà rispondere quando le sue condizioni psico-fisiche volgeranno al meglio. Difficile che venga però dimesso dal reparto di medicina dell’ospedale Maggiore prima di due o tre giorni.