La Fortuna II lascia il Porto di Pozzallo

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Alle 16:40 di oggi pomeriggio la Motonave Fortuna II ha abbandonato per sempre il porto di Pozzallo, dove era stata ormeggiata per oltre quattro anni. Da quell’ottobre del 2009 quando la nave battente bandiera moldava giunse a Pozzallo e fu messa sotto sequestro per debiti non saldati da parte dell’armatore. Da allora è cominciata una vera e propria odissea prima per i membri dell’equipaggio, a cui fu vietato di scendere dalla nave per diversi mesi, e poi anche per gli altri portuali infastiditi nelle loro operazioni dalle misure ingombranti della Fortuna II. Addirittura tempo fa conteggiarono il danno subito in un milione di euro. Oggi la partenza per Augusta dove verrà demolita e rivenduta per pezzi di ricambio. La nave era stata assegnata tramite gara pubblica, ad una società privata marchigiana. La sua rimozione ha consentito di liberare definitivamente il porto di Pozzallo dalla sosta di navi inattive, liberando l’ultimo posto d’ormeggio occupato, dopo che ad agosto del 2010 era stata portata via la siriana Jameela Star e nel maggio del 2011 la Adele di Antigua e Barbuda. Adesso ci sarà più spazio per l’approdo di navi mercantili e più in generale per i traffici portuali. Soddisfatto il comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo, Andrea Tassara: “Si chiude oggi l’annosa problematica amministrativo-giudiziaria che ha determinato riflessi sulla piena funzionalità del porto di Pozzallo, che si riappropria così, delle proprie banchine e degli spazi operativi utili per l’importante sviluppo dei traffici commerciali.”
Il Comandante infine, ha voluto ribadire: “La conclusione della vicenda collegata alla motonave “FORTUNA II” rappresenta il risultato della continua ed incessante opera di sensibilizzazione e collaborazione propositiva svolta dalla Capitaneria di Porto, costantemente supportata dalla Direzione Marittima di Catania, nonché dall’azione sinergica della Prefettura di Ragusa, Sindaco di Pozzallo ed Autorità Giudiziaria competente, che sono riuscite, congiuntamente, a sbloccare la difficile ed interminabile ”impasse amministrativa” riguardante l’unità navale. Il porto di Pozzallo così, viene definitivamente liberato dalle navi inoperose”.