Una proposta di legge per l’Istituzione della Soprintendenza Speciale per i Beni Monumentali, Architettonici ed Archeologici del Val di Noto, è quella presentata dall’on. Nino Minardo nata dalla collaborazione con un gruppo di giovani, esperti di questo settore, che ritengono importante tale istituzione per dare una maggiore tutela, migliore gestione e valorizzazione di questo patrimonio.
Per l’on. Nino Minardo l’istituzione di questa struttura periferica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali comporta la valorizzazione del patrimonio locale in modo autonomo ma in accordo ed in diretto contatto con il Ministero in un momento in cui si rischia di perdere molte aree di eccezionale interesse e siti archeologici di gran pregio, racchiusi nelle otto città del sud-est della Sicilia, se non si interviene subito affidando compiti precisi e concreti per la gestione e la conservazione di questo enorme patrimonio che può e deve rappresentare una forma di sviluppo territoriale in termini sociali, economici e turistici. La proposta di legge nasce anche al fine di dare attuazione a quanto previsto in materia dal codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, meglio conosciuto come Codice Urbani che unifica e rinnova tutta la normativa in materia di beni culturali.
Sono contento del fatto, sottolinea l’on. Minardo, che è stato un gruppo di giovani ad offrire la propria collaborazione ad un progetto del genere in quanto crede fortemente nelle grandi potenzialità, anche occupazionali, che il Val di Noto, patrimonio dell’Unesco, può offrire.
Il provvedimento di legge è strutturato in 4 articoli dove nel primo è individuata la sede della struttura territoriale nella città di Modica, i successivi articoli riguardano gli ambiti di competenza della Soprintendenza Speciale, l’entrata in vigore della legge e la copertura finanziaria.
Ritengo, dichiara l’on. Minardo, si tratti di una proposta di legge che mira a diversi obiettivi: la valorizzazione e conservazione esclusivamente di aree eccezionalmente ricche di testimonianze storico-artistico-archeologiche; il miglioramento della complicata quanto necessaria gestione e fruizione pubblica ed in funzione di tutto ciò la rivitalizzazione di questi siti dalla quale scaturirà maggiore ricezione turistica e quindi rilancio e crescita.