47 precari del Comune hanno perso il posto di lavoro

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Quarantasette lavoratori perdono il posto di lavoro presso il comune di Comiso dopo dieci anni di servizio continuativo. Dopo mesi di vane promesse e inutili speranze si rivolgono al Prefetto dopo essersi costituiti in comitato.

 

Secondo i portavoce del comitato, Maria  Matarazzo, Ivana Cobisi e Giuseppe Strada, l’iter seguito dall’attuale amministrazione ha costretto i 47 lavoratori precari ad adire le vie legali. Tuttavia, sempre secondo loro, i vari blocchi legislativi e la dichiarazione di dissesto del comune ha indotto l’amministrazione ad interrompere l’iter di stabilizzazione, interrompendo anche la possibilità di proroga prevista dalla legge di stabilità.

“Il grave danno subito – dichiarano i tre portavoce del comitato –  ci ha indotti a procedere legalmente in via cautelare (ex art. 700 c.p.c.) con ricorso al Giudice del lavoro per il riconoscimento di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Il Tribunale di Ragusa seppur ha rigettato, con ordinanza emessa il 30 aprile 2013, il reclamo presentato, ha tuttavia dato la possibilità all’Ente di procedere alla stabilizzazione definitiva del personale precario nei limiti dei posti disponibili in organico e nel rispetto dei vincoli derivanti dal patto di stabilità.

Oggi la decisione di realizzare questa possibilità, essendo un comune in dissesto, spetta alla Commissione per la finanza e gli organismi degli enti locali del Ministero dell’Interno che, nella prossima seduta, si pronuncerà in merito.

Riteniamo che il nostro diritto al lavoro, ormai acquisito, sia stato gravemente leso ed è per difendere tale diritto, la dignità calpestata di ognuno di noi e la speranza al futuro delle nostre famiglie, che abbiamo costituito un Comitato “precari Comiso”. Tale Comitato si organizzerà con azioni di protesta pacifica per dare la giusta rilevanza sociale alla questione dei precari di Comiso la cui utilità per l’Ente è peraltro riconosciuta ma che ingiustamente sono fuoriusciti dal lavoro. A riguardo giovedì 23 p.v. inizieremo con un sit-it in piazza Fonte Diana.

Si tenga conto che dopo aver prestato servizio in modo continuato per oltre dieci anni alle dipendenze dell’Ente (prima della procedura di stabilizzazione con contratti di Collaborazione coordinata e continuativa), ci troviamo nelle condizioni di essere tagliati fuori dal mercato del lavoro per l’età media avanzata (circa 50 anni), situazione ancor più gravata dalle attuali difficoltà in cui versa il mondo del lavoro, specialmente al Sud, che non consente altra collocazione né una riqualificazione professionale. Di tutto il personale precario del comune di Comiso e di tutto quello presente negli enti locali della provincia di Ragusa, solo noi “sfortunati”, dopo decenni di precariato, siamo rimasti senza alcuna garanzia occupazionale. Oggi, a tutti gli effetti disoccupati, siamo privi di ogni benché minima forma di sostentamento per noi stessi e le nostre famiglie. Invitiamo la deputazione tutta e il signor Prefetto ad intervenire presso la Commissione del Ministero a sostegno della nostra causa affinché si giunga ad una risoluzione definitiva. Auspichiamo che il nostro grido d’allarme venga ascoltato prima che la disperazione esploda in situazioni estreme”.