Buoni pasto comunali, un “taglio” almeno per tutto il 2013

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E’ uno degli ultimi atti del commissario straordinario Margherita Rizza che ha modificato, con propria delibera, la precedente norma prevista il diciannove gennaio scorso. Per l’anno in corso nessun buono pasto sarà riconosciuto ai dirigenti di Palazzo dell’Aquila. Per i dipendenti il buono rimarrà, ma al massimo due al mese. Nella delibera, il commissario parla della necessità “nel più generale contesto di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica degli Enti locali, imposta dal legislatore in attuazione di principi di coordinamento della finanza pubblica, di operare delle riduzioni di spesa per il personale dipendente”. Si fa riferimento anche alla nota della Corte dei Conti del febbraio scorso che segnala, per il Comune di Ragusa, “la sussistenza di talune criticità che meritano particolare attenzione da parte dell’Ente”. Ed in particolare, la lettera dei giudici contabili, parla dell’obbligo di mettere in atto incisive politiche di contenimento della spesa per il personale”. A questo si aggiunga lo sforamento del patto di stabilità, e così si arriva alla ineludibilità del provvedimento, spiega il commissario. Si tratta, chiarisce, di misure eccezionali e temporanee. In ogni caso, modificando l’articolo uno dei regolamento per la disciplina del buoni pasti, si prevede in modo chiaro che “l’erogazione dei buoni pasto è ancorata all’effettiva e concreta disponibilità delle risorse appostate in bilancio e nei soli limiti di detto appostamento il dipendente, ricorrendone i requisiti previsti, può chiederne la fruizione”. Non si matura il diritto in caso di lavoro straordinario anche se debitamente autorizzato.