Posizioni organizzative nominate dal sindaco. D’Antona: “E’ legittimo?”

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       Il sottoscritto D’Antona Vito, Consigliere Comunale di Sinistra, Ecologia e Libertà,

 

–       Tenuto presente che l’Amministrazione Comunale, con deliberazioni n. 103 e n. 104 del 3.7.2013, ha proceduto, nelle more di predisporre un nuovo regolamento sull’organizzazione degli uffici e dei servizi, a determinare gli indirizzi per la riorganizzazione del Comune e ad approvare il nuovo organigramma, con l’individuazione delle cosiddette posizioni organizzative;

–       Rilevato, in particolare, che con la prima delibera si è deciso di eliminare la figura del dirigente, sostituendo alla guida dei settori gli incaricati delle posizioni organizzative, e che con la seconda si è modificato l’organigramma dell’Ente, prevedendo dodici settori guidati da altrettanti incaricati di posizione organizzativa;

–       Rilevato che con gli stessi atti è stato deciso, in deroga al Regolamento sulle posizioni organizzative, approvato dalla Giunta con deliberazione n. 245 del 12.10.2009, e tuttora vigente, di demandare al Sindaco la nomina delle posizioni  organizzative, mediante una procedura semplificata sulla base dei curricula agli atti del Comune;

–       Preso atto che seppure può essere riconosciuta legittimamente all’Amministrazione Comunale la scelta, anche se discutibile o non pienamente condivisibile, di prevedere una macchina amministrativa priva di dirigenti, basata solo sulle cosiddette posizioni organizzative, in quanto considerata più rispondente all’attuazione dei propri programmi, non apparirebbero, invece, conformi alle disposizioni in vigore le modalità scelte;

–       Rilevato, infatti che non sembrerebbe facilmente superabile il disposto dell’art. 9 del contratto collettivo nazionale di lavoro 31.3.1999, richiamato dal regolamento comunale sulle posizioni organizzative, laddove viene espressamente indicata nel Dirigente la competenza a conferire gli incarichi e non al Sindaco, e l’attuazione di una procedura trasparente ed imparziale, preceduta da una fase nella quale i dipendenti aventi titolo presentano la loro candidatura, e non una procedura semplificata;

–       Ritenuto, pertanto, che, appare necessario ed opportuno, anche al fine di evitare possibili ricorsi o contenziosi, approfondire la questione circa la conformità e il rispetto degli atti adottati alla normativa nazionale e comunale sulle posizioni organizzative;

 

                                                                    Chiede     

                                                                            

–       all’Amministrazione Comunale di valutare con attenzione, prima di emanare ulteriori atti, se le procedure indicate nelle deliberazioni n. 103 e n. 104 per il conferimento degli incarichi delle posizioni organizzative possano definirsi in linea con la diposizioni generali e comunali che disciplinano competenze e modalità relative alle posizioni organizzative;

–       che la presente venga discussa alla prossima riunione del Consiglio Comunale.

                                                                                       Vito D’Antona