Il Consiglio ha il nuovo presidente, ma non il vice

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Non sono bastate sei ore per definire il quadro completo delle cariche interne al consiglio comunale di Ragusa. Votato all’unanimità, su richiesta del consigliere democratico Giorgio Massari (singolare portavoce della minoranza), il rinvio a data da destinarsi della prima seduta. Nodo da sciogliere quello relativo all’elezione del vicepresidente, carica che il gruppo di maggioranza ha dichiarato di voler destinare ad un esponente dell’opposizione.

Una mossa che ha creato, non si sa quanto inconsapevolmente, scompiglio tra i rappresentanti di Pd, Ragusa domani, PdL, Movimento civico ibleo, Idee per Ragusa, Territorio e Il Megafono e UdC.

I dieci consiglieri infatti, dopo l’elezione di Giovanni Iacono alla carica di presidente, hanno chiesto una sospensione. Una pausa strategica (malignavano i più avvezzi alle vicende del massimo consesso cittadino) per verificare chi, tra i cosiddetti esponenti dell’opposizione, avesse espresso la preferenza proprio per Iacono. Conti alla mano infatti la votazione ha evidenziato una dinamica anomala. Iacono, il quale ha dichiarato di aver votato scheda nulla, ha riportato 23 preferenze, ovvero 4 voti in più rispetto a quelli che si attendeva.

“Vedo un’aula molto organizzata – ha sottolineato Sonia Migliore, UdC – anche nelle scelte strategiche. E vedo una maggioranza molto più ampia anche di quella conclamata. Ciò significa tanta responsabilità in più per noi che da opposizione vera svolgeremo il nostro ruolo”.

Dopo una interruzione molto più lunga dei dieci minuti accordati, i lavori sono ripresi esclusivamente per chiedere il rinvio della seduta.

“La carica del vicepresidente si deve inquadrare globalmente dentro l’organizzazione complessiva delle commissioni – ha dichiarato Giorgio Massari – pertanto chiedo di rinviare punto. Nel corso della sospensione è stata infatti evidenziata la necessità di un confronto con la presidenza per approfondire la questione anche dal punto di vista tecnico”.

Il riferimento potrebbe essere legato alla maggiore chiarezza circa il ruolo del neo presidente del consiglio all’interno delle commissioni consiliari. “Una situazione ancora tutta da chiarire”, spiega lo stesso Iacono a margine della seduta. “Potrei rivestire un doppio ruolo – spiega – poiché sono l’unico esponente del movimento Partecipiamo e quindi è logico che io prenda parte alle commissioni consiliari”.

Altro passo avanti la dichiarazione in aula dei capigruppo: Antonio Tringali per il movimento Cinque stelle, Giorgio Massari per il Partito democratico, Giuseppe Lo Destro per Ragusa domani, ed infine la lunga sfilza di “monogruppi”, ovvero Giorgio Mirabella per Idee per Ragusa, Maurizio Tumino per il PdL, Gianluca Morando per Movimento civico ibleo, Carmelo Ialaqua per Movimento città, Sonia Migliore per l’UdC, Mario Chiavola per Il Megafono, Angelo La Porta per Territorio.

Un fattore questo che influirà parecchio sulla composizione delle commissioni consiliari. Su sedici componenti infatti otto toccheranno alla maggioranza Cinque stelle, Città e Partecipiamo, uno ai rimanenti otto gruppi che, trovando un accordo, potrebbero quantomeno pareggiare i numeri nelle votazioni.

“Oggi iniziamo un cammino importante per la città”, ha dichiarato in apertura di lavori il Sindaco, invitando tutti i consiglieri a lavorare insieme in maniera costruttiva, svolgendo la funzione di indirizzo e di controllo utile a tenere alta la qualità della azione amministrativa.

 “Possiamo rappresentare – conclude Piccitto – quel cambiamento che l’intera nazione attende”.