Migliore sul Consiglio di ieri: “Per essere un buon politico non basta essere diverso dai predecessori”

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Penso da cittadino che nell’attuale società sia talmente confusa l’idea che si ha del buon politico che spesso, forse per aver perso la buona abitudine ad entrare nel merito delle questioni, ci lasciamo andare ad atteggiamenti che probabilmente non sarebbero uguali se compissimo lo sforzo di analizzare meglio ciò che stiamo giudicando, magari con l’equilibrio di chi non riesce a farsi condizionare dalle proprie posizioni o convinzioni politiche.

In questi giorni e sino alla mezzanotte d’ieri è stato in bilico il destino di Modica e dei modicani perché sembrava, a giudicare dalle esternazioni del Sindaco Abbate, che potesse prevalere l’orientamento  che il nuovo Consiglio comunale non votasse l’adeguamento al piano di riequilibrio che avrebbe consegnato l’Ente al dissesto finanziario.

Questa eventualità sarebbe scaturita dal convincimento che l’attuale Amministrazione avrebbe potuto non assumersi le responsabilità della precedente.

La prima considerazione che viene da fare è quella che chi non volesse assumersi responsabilità che inevitabilmente si ereditano dalle passate Amministrazioni, non dovrebbe candidarsi ad amministrare una città della quale peraltro si conoscono le vicissitudini che la caratterizzano.

Inoltre,credo che se davvero si vuole il bene della collettività, si debba valutare se le decisioni che si è chiamati ad assumere vanno in questa direzione o meno, a prescindere che le stesse possano coincidere con le deliberazioni di chi ci ha preceduti.

Ed ancora, sarebbe apprezzabile che chi si autodefinisce politico nuovo e diverso dai predecessori, agisca in maniera consona a tale annuncio piuttosto che deliberare provvedimenti che attengono il futuro dei cittadini per alcuni decenni in gran segreto come se le forze di opposizione in Consiglio fossero i nemici della maggioranza e soprattutto della città.

Se è questa la politica nuova e diversa, di sicuro rimpiangeremo la vecchia politica, nella quale, checché se ne dica. ,ci si è sforzati sempre di superare gli steccati delle posizioni partitiche ed ideologiche.

Essere ritenuto un buon politico non scaturisce dall’essere diverso dagli altri ma dal fatto che si decida più degli altri il bene dei cittadini.

Mi piace pensare che il Sindaco Abbate, sulla scia di tanti altri politici, non voglia penalizzare i modicani per un lungo periodo, solo per atteggiarsi a deus  unicum ex machina; sarebbe imperdonabile che accadesse perché riuscirebbe, per puro protagonismo e presunzione, a far ricadere la città in una situazione di eterno conflitto tra le forze democratiche che seppur da posizioni diverse operano comunque per il bene della città.

 

                                                                Giovanni Migliore