Continuano le indagini sullo sbarco di Marina

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Sarebbero salpati circa una settimana fa da un porto egiziano e ieri sarebbero giunti a largo delle coste iblee. E’ uno dei racconti forniti alle forze dell’ordine da qualcuno dei clandestini sbarcati a mezzogiorno di ieri sulla spiaggia della foce del fiume Irminio a Marina di Ragusa. Il numero è salito a 77. Gli ultimi sono stati rintracciati nel tardo pomeriggio di ieri. Probabilmente, dopo essersi nascosti tra i canneti e la fitta vegetazione, all’imbrunire sarebbero usciti allo scoperto per raggiungere il centro abitato e rifocillarsi, ma sono stati intercettati dalle forze dell’ordine che li hanno accompagnati al cpa di Pozzallo. Tutti di nazionalità egiziana, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, del gruppo fa parte anche una quindicina di minori. Secondo quanto appurato dagli investigatori, i clandestini sarebbero partiti a bordo di un peschereccio che si sarebbe fermato a un miglio dalla costa iblea. Qualcuno dell’equipaggio li avrebbe aiutati a trasbordare su una piccola imbarcazione, a bordo della quale gli scafisti avrebbero bloccato il timone, quasi a segnare la rotta da seguire, inserendo nel motore un baso rapporto di velocità, in modo da non avere problemi. Tale modalità di sbarco confermerebbe l’ipotesi che tra gli sbarcati non vi sia l’ombra di scafisti. Ecco perché, seppur affamati e bisognosi di essere idratati, in generale le loro condizioni di salute erano buone, tranne qualcuno che è stato medicato sul posto per qualche ferita e contusione riportate durante il trasbordo. Sempre agli investigatori avrebbero riferito di aver pagato all’organizzazione che ha pianificato lo sbarco, somme che andavano dai 2500 ai 3500 euro. Tutti adesso si trovano al cpa di Pozzallo, in attesa di essere quanto prima rimpatriati.