Una notte da Gattopardi, sotto il cielo di Modica

12

La bellezza dei costumi, la grazia delle danze, la cura dei dettagli, la suggestione dello scenario, ma soprattutto l’emozione di fare un “tuffo” indietro nel tempo, tra le pagine del Gattopardo che – nel bene e nel male – hanno toccato il cuore di tutti i siciliani, e tra le immagini dell’indimenticabile film di Luchino Visconti.

Tutto questo e molto altro è stata la serata del Gran Ballo del Gattopardo, organizzata da Claudia Origoni e Maria Mandolfo, nel suggestivo scenario di Cava Pietro Franco, affacciato sul panorama di San Giorgio e della notte stellata dell’estate modicana.

Decine sono stati gli ospiti della serata, prevalentemente viaggiatori, giunti a Modica (in un caso addirittura da Los Angeles!) in cerca di un’esperienza assolutamente fuori dal comune: tra questi si sono fatti notare esponenti di spicco dell’alta società milanese, romana, napoletana. C’è stata persino una sorpresa, grazie all’esibizione inattesa del soprano Cesira Frangella, testimonial di San Francesco da Paola nel mondo e di ritorno da una tournée dal Canada.

Non è mancato nulla, a ricreare la magica atmosfera del Gattopardo: dagli abiti d’epoca, ai carnet dei balli per le donne, con tanto di matita e ventaglio abbinati al colore degli abiti. La tavola della cena, allo stesso modo, non poteva che essere una tavola ottocentesca, dall’allestimento alle gustose portate.

I ballerini della Federazione Italiana Danza Sportiva hanno “aperto le danze”, esibendosi in virtuosismi nel valzer e nel tango, mentre l’attore Pietro Pignatelli ha stregato il pubblico con il suo monologo dal Gattopardo, che ha completato il senso della rievocazione.

A impreziosire il contesto, c’erano anche le sculture di luce di Bruno Melappioni e Giorgio Pugliese.

“Abbiamo regalato ai nostri ospiti una serata emozionante – commenta Claudia Origoni -, che li ha ricondotti ai fasti ottocenteschi e al sogno che in ogni uomo e donna c’è di impersonare almeno una volta nella vita le seducenti storie di Angelica, Tancredi e Don Fabrizio. Ognuno per stile ed età, ha avuto modo di ritrovare nell’uno o nell’altro una parte di se stesso che ha potuto interpretare per una sera sotto l’incantevole cielo di Modica”.

“Nessun contributo istituzionale, ma solo tante proficue sinergie private per un’azione strategica di promozione del territorio”, sottolinea ancora Claudia Origoni, che promette sin d’ora la seconda edizione per l’anno prossimo: “Ma ci sarà – anticipa – anche il Gran ballo della Contea al Teatro Garibaldi, la prossima primavera”.