Garibaldi, il Pd: “Perchè il sindaco ha affidato alla Fondazione la gestione dell’Estate?”

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Alla luce delle notizie riportate dalla stampa riguardo alle dimissioni del Sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi di Modica, dott. Giorgio Pace, riteniamo che sia necessario che il sindaco chiarisca in Consiglio comunale i molteplici aspetti di dubbia opportunità e regolarità che sembrano connotare la vicenda, compresi quelli della legittimità della Delibera di Giunta con cui si affida alla Fondazione la gestione degli eventi dell’Estate modicana 2013.

 

In particolare chiediamo che vengano chiariti questi aspetti:

–       Come mai il sindaco – che, come prevede lo Statuto approvato dal Consiglio comunale (delibera 19 ottobre 2009, atto n. 98), è anche il Presidente della Fondazione Teatro Garibaldi – non ha ritenuto di convocarne i vertici, in particolare il Sovrintendente nominato dal precedente sindaco pro-tempore, al fine di essere informato sullo stato della gestione e, se non altro, di concordare le modalità per il passaggio delle consegne a cui lo stesso Sovrintendente si era detto disponibile con lettera ufficiale (prot. n.?);

–       Come mai il sindaco e Presidente della Fondazione, non ha ritenuto di convocare il consiglio di amministrazione anche ai fini dell’approvazione del bilancio consuntivo 2012;

–       Come mai la Giunta comunale ha deciso di affidare, con la Delibera 110/2013, la gestione dell’Estate modicana 2013 e del relativo budget di 26.500 euro alla Fondazione Teatro Garibaldi, anziché all’Ufficio spettacolo del Comune di Modica;

–       Come mai il sindaco e l’Amministrazione hanno valutato di adottare questa procedura e addirittura di utilizzare il personale comunale distaccato presso la Fondazione, senza in alcun modo interpellare o coinvolgere il Sovrintendente e il Direttore Artistico formalmente in carica e senza riunirne il consiglio di amministrazione;

–       Quali siano le intenzioni dell’Amministrazione circa il futuro della Fondazione Teatro Garibaldi.

 

Vogliamo ricordare che la Fondazione Teatro Garibaldi è stata creata allo scopo specifico di gestire la struttura del Teatro Garibaldi e di curarne la programmazione artistica con organismi propri, dotati della massima autonomia decisionale rispetto all’Amministrazione comunale.

Nel suo Statuto, peraltro, è chiaramente indicato (art. 13, Poteri e funzionamento del Consiglio di Amministrazione) che è compito del Sovrintendente porre all’attenzione e all’approvazione del Consiglio di amministrazione tutti i programmi di attività artistica, accompagnati da schede tecniche e dall’analisi dettagliata dei costi, e che è il Consiglio di Amministrazione a dover deliberare su tutte le materie riguardanti le attività istituzionali e le iniziative culturali della Fondazione, assegnando i relativi stanziamenti.

 

Come abbiamo già fatto rilevare in più di un’occasione, portando all’attenzione dell’opinione pubblica le palesi irregolarità di cui l’Amministrazione si è già resa responsabile in più di un’occasione – dagli interventi a Marina di Modica fino alla ben più grave riorganizzazione del personale comunale, concretizzata nell’assoluta mancanza di rispetto delle norme di riferimento, passando per la clamorosa vicenda del Piano di riequilibrio, laddove solo l’intervento dei Revisori dei Conti ha evitato danni irreparabili dettatati da un approccio approssimativo e arrogante –, di fronte a quest’ennesimo episodio ci troviamo costretti a prendere atto che quelli del sindaco Abbate non sono errori dettati dall’inesperienza: si tratta a tutti gli effetti di un metodo amministrativo che tende a fare del Comune di Modica un  vero e proprio “feudo personale” del primo cittadino, un metodo che sceglie sistematicamente non solo il rifiuto dell’ascolto, del dialogo e della collaborazione, ma innanzitutto il rifiuto di qualsivoglia vincolo derivi dal rispetto delle leggi e dei regolamenti.

Il nostro ruolo di opposizione ci consente solo dal metterlo in guardia dal perseverare, oltre che di chiedere l’attento intervento del Segretario generale del Comune, avendo fondati motivi di temere che, diversamente, si rischia un rapido passaggio dalle aule consiliari a quelle della giustizia (contabile, amministrativa e penale).

 

 

 

PD Modica