La compattezza del M5S comincia a scricchiolare

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Qualcosa pare stia scricchiolando all’interno del Movimento Cinque stelle di Ragusa. Certamente non sarà caduta nel vuoto la presa di posizione del consigliere grillino Dario Gulino che, dissociandosi dalle valutazioni espresse dal gruppo consiliare, ha detto la sua in merito alle richieste e proposte dei consiglieri dell’opposizione in materia di piano triennale delle opere pubbliche.
“Confermo quanto già detto in commissione: ovvero di aver apprezzato le utili proposte dell’opposizione e di voler integrare quelle del nostro programma…Purtroppo i comunicati dei 5 Stelle – prosegue in un comunicato stampa Dario Gulino – non sempre sono condivisi e approvati da tutti e 18 consiglieri”. Il consigliere di maggioranza poi entra nel merito del dibattito tecnico tra le proposte da inserire nel piano triennale delle opere pubbliche e quali gli adempimenti ritenuti più congrui.
L’aspetto politico, però, è un altro. Diversamente dalla posizione espressa dal gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle sull’argomento, c’è stato uno tra i 18 consiglieri comunali a dissentire e a farlo pubblicamente, attirandosi probabilmente qualche conseguenza. Pare infatti che per mercoledi sia stato convocato uno straordinario incontro del meet up grillino, e non si escluderebbe che in quella sede la posizione assunta dal consigliere Gulino possa essere oggetto di valutazioni e non si sa se anche di ripercussioni. Ma i Cinque Stelle devono fare anche i conti con un’altra questione, quella della vicepresidenza del consiglio, di cui si discuterà in aula il 12 settembre. Con una inequivocabile nota di alcuni gruppi consiliari di opposizione si reitera il non interesse a ricoprire tale carica istituzionale. “Piuttosto – leggiamo nel documento – chiediamo ai grillini di adoperarsi per chiudere rapidamente, ormai a distanza di due mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, tutti gli adempimenti necessari per concludere la formazione degli organismi consiliari al fine di poter rapidamente avviare l’esame dei tanti problemi della città”. Il fatto poi che il Meetup continui ad offrire tale carica, come gesto di apertura alle opposizione, secondo la minoranza, potrebbe nascondere una difficoltà a trovare un proprio nome per la vicepresidenza del Consiglio comunale.