I Carabinieri beccano un pregiudicato con la droga alla fermata dell’autobus

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Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio un trentenne ragusano, già noto alle forze dell’ordine, arrestato dai carabinieri di Ragusa. Nella stessa operazione, denunciato anche un 26enne, sottoposto alla sorveglianza speciale, per aver disatteso il provvedimento del giudice, tra l’altro per la settima volta in altrettanti mesi. I fatti sono avvenuti ieri pomeriggio alla stazione degli autobus di via Zama. Sul posto vi erano due carabinieri, liberi dal servizio, che avevano un impegno insieme, proprio in quella zona. Il loro arrivo è coinciso con l’ora della fermata dell’autobus proveniente da Catania, da cui sono scesi i due ragazzi, subito riconosciuti dai militari dell’arma, che hanno richiesto l’intervento di una pattuglia di supporto.
Fermati, i due giovani da subito hanno mostravano evidente disagio. Sottoposti a perquisizione, il trentenne è stato trovato in possesso di un sacchetto trasparente pieno di marijuana e di un flacone di liquido trasparente con l’etichetta strappata. Si trattava di metadone. Portati in caserma, gli inquirenti hanno scoperto che, insieme, erano andati a Catania a comprare la droga e che il metadone era per il sorvegliato speciale 26enne, che è stato denunciato per la violazione delle prescrizioni impostegli dal giudice nell’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza.
Il trentenne, già noto per aver devastato tre anni fa la vetrina di un bar in centro,  si è assunto la paternità dello stupefacente ed è stato dichiarato in arresto per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I militari hanno sequestrato il flacone di metadone e ben cinquantacinque grammi di marijuana, contenuti nel sacchetto di cellophane.
Dopo i rilievi foto-dattiloscopici è stato sottoposto, d’intesa con il Sostituto Procuratore della Repubblica Iblea, Claudia Maone, agli arresti domiciliari.
Dopo la convalida dell’arresto, è stato sottoposto anche dal giudice ai domiciliari in attesa di giudizio. Dai riscontri avviati dai carabinieri pare che il mezzo etto di “erba” fosse destinato al mercato al dettaglio nel ragusano.