Ultimo giorno di vita per il Tribunale di Modica. Ma a qualcuno interessa?

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Ma in fondo interessa veramente a qualcuno se oggi sia stato ufficialmente l’ultimo giorno di attività per il Tribunale di Modica? La domanda sorge spontanea dopo aver partecipato al presidio organizzato oggi dal comitato ristretto (mai aggettivo più adatto) per la salvezza del Tribunale modicano. Alle 9, ora d’inizio ufficiale del presidio, pochissimi sparuti organizzatori. Poco prima di mezzogiorno il “picco”, 100 persone, a voler essere generosi 150. E i nostri non sono numeri né da questura né da organizzatori. Non si crede più al miracolo. Non c’è fiducia nelle istituzioni. Non interessa più di tanto se con un colpo di spugna siano stati cancellati secoli di storia senza un vero motivo. Assenti i cittadini, assenti i rappresentanti dell’indotto economico che pure avranno la loro bella botta dopo la migrazione degli avvocati, assenti gli stessi legali che pure avrebbero tutti gli interessi per essere presenti. Facciamo quattro conti.  Considerato che sono 327 gli iscritti all’albo dell’ordine degli avvocati, più circa 200 tra patrocinatori e praticanti, e che tra le 100 presenze di oggi comprendiamo i colleghi giornalisti, le forze dell’ordine ed i politici, si capisce quanto sia stato esiguo il numero di avvocati. Dei giudici nessuna presenza. Chiuse le considerazioni personali, ma potremmo andare avanti a lungo, ci limitiamo alla cronaca della giornata. Quello di oggi è stato il presidio di chi nonostante tutto ci crede ancora. Nonostante i faldoni già impacchettati. Sventolavano i gonfaloni dei quattro comuni del comprensorio. Con Modica capofila insieme a Pozzallo, Ispica e Scicli. Presenti i primi cittadini Abbate, Ammatuna e Susino ed il vice sindaco ispicese Pellegrino. La senatrice Venerina Padua, i presidenti dei consigli comunali dei quattro comuni. Ad aprile la giornata il presidente della Pro Loco di Modica, l’avvocato Enzo Galazzo che ha fatto un excursus sulle principali tappe di questo calvario lungo quattro anni. L’avvocato Galazzo è uno di quelli che non si arrende ed insieme ai membri del Comitato stanno organizzando un’altra manifestazione. Lunedi, primo giorno ufficiale del nuovo Tribunale unico, alle 8:30 partirà dal piazzale Beniamino Scucces  un lungo serpentone di auto che raggiungerà Ragusa. Obiettivo creare caos per far capire agli interessati come sarà la quotidianità in futuro. “Non ci interessa dove metteremo tutte le nostre auto lunedi – ha ribadito Galazzo – ci penseranno chi ha voluto questo scempio”. Più “istituzionale” l’incontro previsto il giorno dopo a Roma dove il sindaco Abbate, i rappresentanti degli avvocati e la senatrice Padua incontreranno il Ministro Cancellieri per l’ultimo disperato tentativo di  retromarcia. “Sono ottimista – le parole della Padua – ma a patto che davvero tutto il territorio si unisca. Io ribadisco che il ministro aveva lasciato trapelare notizie confortanti per il futuro del Tribunale di Modica. Vediamo martedi cosa verrà fuori da questo incontro e poi da quello che il giorno dopo avremo a Palermo”. E a proposito di Regione, è stato molto chiaro il sindaco di Modica Ignazio Abbate: “Crocetta ha dichiarato che la regione è pronta a sobbarcarsi le spese per il mantenimento delle strutture che dovrebbero essere soppresse. Peccato che i comuni già dal 2009 non ricevono contributi statali per questo tipo di spese. Anche per questo non capisco perché vorrebbero sopprimere il tribunale di Modica in nome della spending review. Vogliono tagliare spese che in realtà non hanno?”. Altre domande: chi farà la gara per il nuovo appalto della sicurezza del tribunale che scade il prossimo 30 settembre? I mobili comprati con 650 mila euro di mutuo del comune di Modica che fine faranno? Andranno ad arredare gli uffici ragusani? Da domani, intanto sarà deciso il trasferimento delle sei unità di dipendenti comunali distaccati al Tribunale con destinazione Palazzo San Domenico.
“Mi duole il cuore – continua il Sindaco Abbate –  registrare la rassegnazione dei cittadini su questa tema fondamentale, ma rimango fiducioso sulla vertenza che stiamo per affrontare; le difficoltà logistiche per sistemare il tutto non mancano. Il Comune di Ragusa non ha la capacità di trovare una sistemazione definitiva per accogliere i nuovi uffici del  Tribunale di Modica. Ma purtroppo non è stata detta una sola parola da Ragusa sull’impossibilità di ospitare il nuovo Tribunale unificato”.
Ad assistere al presidio anche il consigliere comunale Giorgio Modica che nei giorni scorsi aveva avanzato l’ipotesi di una scesa in campo addirittura di San Giorgio, lui che è uno dei portatori storici, a sostegno del Tribunale. “E’ nata come una battuta ma la mia idea è stata presa sul serio. Sono dell’idea che la presenza di S.Giorgio avrebbe smosso le acque. Sono stato contattato anche dai media nazionali non appena hanno saputo della mia idea. Le bande musicali di Modica, Ispica e Scicli avevano già dato la loro disponibilità. Non si è potuto fare ma pazienza. Già lo stesso fatto che S.Giorgio è stato nominato in questa delicata situazione è un fatto positivo. Sono convinto che alla fine riusciremo a salvare il Tribunale”.