Cavallino sulla refezione scolastica: “Dov’è la rivoluzione promessa?”

0

“Per far ripartire bene il servizio di refezione scolastica vorrei introdurre una formula nuova a Modica con la creazione di bandi aperti esclusivamente ad aziende modicane e con l’utilizzo di prodotti e materie prime provenienti solo dalla nostra provincia” ( Ignazio Abbate 6 marzo 2013)

 

Con queste parole Ignazio Abbate in campagna elettorale aveva proclamato le sue belle intenzioni per offrire un servizio di refezione scolastica nuovo, a suo dire, e affidato ad aziende modicane.

Ebbene, alcuni giorni fa è partita la refezione in città e registriamo l’ennesima marcia indietro alle facili promesse e pseudo impegni a cui, purtroppo, il primo cittadino ci ha abituati.

Apprendo infatti, con soddisfazione peraltro, che il servizio è stato prorogato alla ditta Saturno, stessa ditta dello scorso anno, alla quale la precedente amministrazione si è affidata, con regolare gara d’appalto cosa che non è avvenuta adesso, con il fondamentale presupposto di offrire la migliore qualità del cibo le cui materie prime provenivano da aziende del territorio, tracciabili e genuine; una scelta che constatiamo è stata seguita da Abbate, in nome della genuinità e della sicurezza alimentare  ma che a suo tempo criticò anche pesantemente L’unica cosa che è cambiata, rispetto allo scorso anno sono i costi che risultano a carico del Comune; relativamente alla proroga, poi, non c’è traccia di un qualunque documento e nessun atto di impegno spesa esiste negli uffici preposti in barba al rispetto delle norme, delle regole e della legalità tanto decantata da Ignazio Abbate.

Nella considerazione che in un momento del genere mi fa piacere ed è giusto che si vada incontro alle difficoltà delle famiglie non facendole pagare, e questo lo avrebbe voluto fare anche l’amministrazione precedente, ma nel contempo mi chiedo come fa tecnicamente l’ente a farsi carico di questo ulteriore costo e come fa a rispettare quanto legge impone per la refezione, trasporto scolastico ed altri servizi a domanda individuale e soprattutto dove sono i documenti che certificano tati decisioni?

 I servizi offerti alle famiglie come refezione e trasporto scolastico, essendo servizi a domanda individuale sono regolamentati da una specifica legge ( Testo Unico Decr. Legisl 267/2000) secondo cui le famiglie sono chiamate ad una compartecipazione pari al 36% del 50% dei costi dei servizi e non penso ci si possa esimere dal non applicare una legge e tanto meno abbattere la quota di compartecipazione dei cittadini ai costi dei servizi anche nel caso in cui un ente comunale sia finanziariamente in buono stato e non mi pare sia il caso del Comune di Modica. Pertanto, il recupero del 36% di compartecipazione da quale capitolo viene attinto?  E’ questo uno dei quesiti al quale è doveroso che l’amministrazione ci dia una risposta immediata in merito, per avere chiarezza sulla parte economica, per questo motivo ho presentato un’interrogazione, su quale base l’amministrazione, alias Sindaco Abbate, ha preso determinate decisioni. Le spese a carico del comune sono automaticamente a carico dei cittadini; questa non è una cosa equa nei confronti della gran parte di cittadini che involontariamente subiscono decisioni che prima o poi si ripercuoteranno sulle loro tasche, sarò ben contento se a seguito delle risposte si evincerà che si è riusciti ad abbassare i costi rispettando le leggi e non gravando ulteriormente sulle casse comunali.

 

Il cons. comunale

Tato Cavallino