Si dimette la dirigenza del Modica Calcio: “Lasciamo tutto nelle mani del sindaco”

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Questa breve memoria e relativi allegati serve per fare chiarezza in maniera definitiva su ciò che è stato, in questi mesi, il rapporto tra l’Amministrazione Comunale e l’ASD Modica Calcio 1932. Nel primo incontro con il nuovo Sindaco della città avevamo detto a chiare lettere di non essere alla ricerca di contributi o pseudo tali ma che auspicavamo che tra Amministrazione e Modica Calcio potesse esserci un rapporto di sana collaborazione. Abbiamo ribadito quanto espresso in occasione del mio insediamento come Presidente del Modica Calcio 1932, l’ambizione di voler lavorare per un progetto sportivo graduale, di lungo respiro, con obiettivi ambiziosi. Personalmente sarebbe stato facile sottrarmi al ruolo alla fine della stagione scorsa . Tutto sommato arrivando a Modica avevo salvato la società da un inesorabile destino che l’avrebbe portata alla radiazione, avevamo salvato la categoria e lo scorso anno, nonostante i tanti problemi, avevamo disputato un campionato dignitoso lottando fino alla fine per i play off . Due stagioni di impegni personali e onerosi in termini economici , di risorse umane e di tempo  dedicate al Modica Calcio. Ho deciso di continuare pensando di poter riprendere nel segno di una continuità programmatica e puntando sul lavoro dello staff tecnico-organizzativo che si è creato. D’altra parte i risultati eccellenti del lavoro svolto, in questa stagione, da tutta la “famiglia” del Modica Calcio 1932 sono sotto gli occhi di tutti. Al Sindaco avevamo chiesto di starci vicino, una vicinanza “istituzionale” fondamentale se si voleva creare in città, tra la cittadinanza,  l’humus ideale su cui costruire una grande stagione, di aiutarci a risolvere gli immancabili problemi che possono esserci  durante la stagione. Ho ancora una visione ideale del calcio, credo ancora che in una città importante e di grandi tradizioni non solo calcistiche, come Modica, la 1^ squadra della città non sia solo sinonimo di calcio. Penso che sia un patrimonio della comunità, un Valore in cui una comunità si identifica. Credo che il Sindaco di Modica, abbia il dovere di dedicare al Modica Calcio 1932 una sensibilità istituzionale che travalichi quelli che possono essere le sue passioni personali e a cui dedica il tempo libero. Non voglio fare valutazioni politiche che non mi competono e a cui non sono mai stato interessato, ma è innegabile che la storia è una cartina di tornasole imprescindibile nella valutazione degli uomini che hanno caratterizzato la vita di una città. Guardando alla storia recente il Modica Calcio ha raggiunto risultati importanti soprattutto grazie al Sindaco Piero Torchi che seppe creare le giuste condizioni sociali affinchè, i dirigenti del Modica Calcio 1932 di quel periodo, riuscissero a lavorare serenamente per poter raggiungere  i risultati storici che furono centrati con la promozione in C2. O l’impegno del sindaco Antonello Buscema che in un momento di gravi difficoltà del Club iscrisse la squadra al Campionato di Eccellenza con soldi propri e si attivò in modo determinato per trovare uno sbocco societario che evitasse la radiazione alla squadra. Questo è ciò che avevamo chiesto al Sindaco Abbate in occasione del ns. primo incontro. Aiutarci a lavorare serenamente. Per tutta risposta in questi mesi abbiamo subito una serie di atteggiamenti ai limiti dello scherno. Sintomatico, in tal senso,  l’ultimo incontro di fine settembre, a Palazzo S.Domenico, tra la nostra delegazione composta dal sottoscritto, Jhonny Cavallino, Peppe Celestre e il nostro legale avv. Nicola Aiello e l’Amministrazione Comunale rappresentata dal Sindaco Abbate, dall’Assessore allo Sport e dal Consulente allo Sport. In quella occasione ebbi modo di sottoporre tutta una serie di istanze ( allegate alla presente) a lui indirizzate e protocollate dal Modica Calcio negli ultimi 3 mesi, istanze riguardanti la gestione del “Pietro Scollo” a cui non era stata data nessuna risposta. Con una di queste istanze, protocollata il 2 settembre 2013 ( allegata alla presente) un nostro tecnico incaricato aveva presentato uno stralcio del progetto dello stadio riguardante i costruendi bagni, che chiedevamo venisse vidimato dal settore Lavori Pubblici, per poterlo presentare al settore Urbanistica e procedere cosi ai lavori di realizzazione dei bagni. Il Sindaco in quella occasione in nostra presenza chiamò il Dirigente dei Lavori Pubblici chiedendo lumi sulla questione essendo trascorsi invano ben 24 giorni. Ci disse che il Dirigente non aveva potuto vidimare il progetto in questione perché al Comune non erano  in possesso della copia del Contratto di Comodato con cui era stata affidata la gestione del “Pietro Scollo” al Modica Calcio. Sigh!!!!!  Prontamente consegnai al Sindaco una copia del Contratto di Comodato e per tutta risposta il Sindaco Abbate mi rassicurò che avrebbe preso la situazione in mano lui e l’indomani mi avrebbe chiamato personalmente per consegnarmi quanto richiesto. Era il 26 settembre, sto ancora aspettando la sua telefonata.   In ultimo vogliamo chiarire in modo definitivo questa amara vicenda legata alla realizzazione dei bagni a servizio della Tribuna A.  Il Contratto di Comodato  che disciplina la gestione dello stadio “Pietro Scollo” , allegato alla presente, non prevede in nessun caso l’onere di tale realizzazione a carico del Modica Calcio. Parla esplicitamente, tra gli oneri a carico del comodatario di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fabbricati esistenti. Ma mai in nessun capoverso di interventi di realizzazione di fabbricati ex novo. Il Modica Calcio 1932 soltanto confidando in un clima distensivo e di collaborazione, aveva manifestato la volontà di realizzare i suddetti bagni. Volontà che, a cause dell’atteggiamento ostruzionistico manifestato dall’Amministrazione in questi mesi anche e soprattutto nel rilascio dell’agibilità provvisoria dello stadio,  adesso è venuta meno. Dei sopralluoghi effettuati dalla Commissione Comunale di Vigilanza vogliamo sottolineare le prescrizioni a tempo. A norma di legge la Commissione deve motivare il diniego ed elencare le prescrizioni da ottemperare in merito al rilascio dell’agibilità, sempre in sede di commissione, fissando una successiva data entro la quale la Commissione stessa verificherà e prenderà atto dell’ottemperanza a quanto prescritto,  invece questa Commissione ci ha sempre costretti a chiedere di volta in volta, con singole richieste, il rilascio dell’agibilità.  Ricordiamo a tutti che la differenza tra eccesso di zelo e abuso di potere è sottile . I pareri della Commissione devono riportare eventuali prescrizioni che abbiano fondatezza giuridica e devono fare sempre riferimento alla normativa cogente. Nel caso dell’ultima Commissione che ha dato l’agibilità provvisoria fino al 10 ottobre 2013 non ci pare si faccia riferimento a quanto previsto dalla norma di riferimento, vale a dire l’art. 121 della Circolare Ministeriale n°16 del 15/02/1957 ( allegata alla presente). Invece la vicenda più paradossale e per certi versi inquietante riguarda il sopralluogo effettuato dalla Commissione Comunale di Vigilanza il 30 agosto 2013. In quella occasione la commissione presieduta da un delegato del Sindaco, non rilasciò l’agibilità adducendo tra gli altri motivi l’assenza del CPI ( Certificato Prevenzione Incendi) definitivo.  A seguito di quel verbale (allegato alla presente) scoprimmo che l’iter del rilascio definitivo del CPI era fermo al 09 agosto 2012 ( allegato alla presente) e quindi in nessuna delle Commissioni che aveva rilasciato le varie agibilità provvisorie a negli ultimi 18 mesi era stato mai menzionato. Adesso se ne faceva menzione per gravare da un punto di vista oneroso sulle spalle del Modica Calcio 1932.  E’ chiaro che ci riserviamo di tutelare i nostri diritti anche in altre sedi ma è evidente che i fatti sopra riportati evidenziano una situazione conflittuale di cui avremmo fatto volentieri a meno e che mi inducono a riconsiderare il mio ruolo. Per finire voglio sottolineare  che in questo anno di gestione del “Pietro Scollo”, al pari di altre strutture pubbliche gestite da privati ( vedi Stadio V. Barone, Pala Rizza, Piscina Comunale) sarebbe stato nostro diritto chiedere all’Amministrazione Comunale di concordare un tariffario per l’utilizzo del “Pietro Scollo” da parte di altre Società Sportive e dei privati. Non l’abbiamo mai fatto e abbiamo dato la nostra disponibilità totale e a titolo gratuito a tutte le  Società di Atletica Leggera, alla Conad Scherma Modica e ai privati che hanno potuto utilizzare gratuitamente gli spazi i cui costi di manutenzione gravano esclusivamente sul Modica Calcio. Concludiamo sottolineando che  abbiamo sempre dato l’uso dei bagni all’interno dello stadio durante il mercato del giovedì con l’unica condizione che l’Amministrazione si facesse carico della pulizia degli stessi al termine del mercato. Recentemente siamo stati costretti a ritirare questa disponibilità dal momento in cui si pretendeva che ci occupassimo delle relative pulizie. Le vicende rappresentate  mi  inducono alla considerazione definitiva ed irrevocabile di considerare concluso il mio impegno come Presidente del Modica Calcio 1932 unitamente al Vice Presidente Eugenio Abramo e al Direttore Generale Concetto Camelia. Il senso di responsabilità, il rispetto per i tifosi e la stima per i componenti lo staff tecnico e ogni singolo atleta che compone la rosa, mi inducono a mantenere gli impegni, assunti con la squadra, fino al 15 novembre. Il 30 novembre si riapriranno le liste di trasferimento, pertanto invito il sig. Sindaco Ignazio Abbate a farsi promotore di ogni inziativa utile a individuare tra la classe imprenditoriale modicana i soggetti disposti a subentrare a  questa dirigenza, per evitare che con l’apertura del mercato l’organico non si depauperi, ed evitare cosi il serio pericolo che il Modica Calcio 1932 venga radiato.

Piero Cundari